Il vero volto di Papa Pacelli nella mostra del Pontificio Comitato di Scienze Storiche
Una mostra che vuole far emergere non solo l’immagine ufficiale di Pio XII consegnata
agli archivi della storia, ma qualcosa di più singolare e profondo, che mira a far
luce sul suo carattere e sulla profondità dei suoi sentimenti. Con queste parole il
cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha inaugurato ieri pomeriggio in Vaticano,
al Braccio di Carlo Magno, l’esposizione fotografica e documentaria dedicata a Papa
Pacelli. Tra le varie manifestazioni che quest’anno ricordano la morte del Pontefice,
l’allestimento consente di conoscere meglio il difficile periodo della seconda guerra
mondiale. Ascoltiamo le parole del cardinale Bertone in questo servizio di Tiziana
Campisi:
“La memoria
di questo grande pastore ci riporta alle condizioni sociali, politiche e religiose
di quegli anni, certamente mutate rispetto alla situazione odierna, anche se non poche
problematiche ritornano, di bruciante attualità”.
Ricordare
Pio XII, ha sottolineato il cardinale Tarcisio Bertone, significa anche ripercorrere
gli anni delle due guerre mondiali. E se, come ha detto Benedetto XVI il 9 ottobre
scorso - giorno del cinquantesimo anniversario della morte di Papa Pacelli – il dibattito
storico sulla sua figura non sempre sereno ha tralasciato di porre in luce tutti gli
aspetti del suo poliedrico pontificato, la mostra cerca di offrire uno sguardo più
ampio sulla storia, come ha detto mons. Walter Brandmüller, presidente del Pontificio
Comitato di Scienze Storiche:
“Attraverso la mostra commemorativa, vogliamo
mettere in dovuta evidenza la persona e l’operato di Eugenio Pacelli – Pio XII, su
richiesta del Santo Padre, Benedetto XVI. Questa iniziativa ci è parsa tanto più opportuna
in quanto, a partire dall’anno 1962-63, venne scatenata una campagna diffamatoria,
ben orchestrata, contro la memoria del Pontefice. Ciò non significa fare apologetica:
basta, piuttosto, far conoscere la verità storica, poiché le accuse lanciate contro
Papa Pacelli non possono richiamarsi alla seria ricerca storica, la quale in modo
sempre più convincente ne dimostra l’infondatezza”.
Immagini
inedite o poco note, scritti di carattere personale e ufficiale: è quanto fa conoscere
di Pio XII l’esposizione. ancora il cardinale Bertone:
“Si è cercato
di fare emergere i diversi aspetti caratteristici della sua personalità. Non solo
la sua immagine ufficiale, consegnata agli archivi della Storia, ma qualcosa di più
singolare e profondo”.
Tra le tante discussioni di
ordine politico, teologico, diplomatico, pastorale e storico, ha concluso il cardinale
Bertone, Pio XII ha sempre perseguito l’intuito del popolo, specialmente di quello
romano, ha aggiunto, restandogli accanto soprattutto – come documenta la mostra –
nei momenti drammatici del secondo conflitto mondiale.