2008-11-04 14:16:00

Con una cerimonia a Pretoria, la Santa Sede e il Botswana hanno stabilito oggi relazioni diplomatiche piene


La Santa Sede e la Repubblica di Botswana, desiderose di promuovere rapporti di mutua amicizia e di sviluppare la cooperazione internazionale, hanno deciso di stabilire tra di loro relazioni diplomatiche, a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte della Repubblica di Botswana, secondo quanto stabilito dalla Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche de 18 aprile 1961. Lo scambio delle Note Verbali e la firma del comunicato per l'allacciamento delle relazioni diplomatiche è avvenuto oggi nella sede della Rappresentanza Pontificia di Pretoria, in Sud Africa. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Si è concluso felicemente il processo, durato tre anni, per lo stabilimento di pieni rapporti diplomatici tra Santa Sede e Botswana. Durante i lavori dell'assemblea della FAO a Roma, nell'ottobre 2005, l'allora presidente della Repubblica, Festus Mogae, aveva espresso all'allora cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano, il desiderio di avviare rapporti diplomatici regolari con la Santa Sede, a conferma dei buoni rapporti tra la Chiesa e lo Stato africano. Il Botswana è una Repubblica presidenziale nell'ambito del Commonwealth. Il Paese si estende su una superficie di 581 mila kmq, quasi il doppio dell’Italia, con una popolazione di circa 1.5 milioni di abitanti. Sin dalla sua indipendenza, il Botswana è una democrazia multipartitica. Grazie alla stabilità politica, alla pace sociale e ad un’oculata gestione delle finanze pubbliche, viene considerato uno dei Paesi più stabili dell'Africa, con un’economia tra le più dinamiche del continente. I proventi derivanti dai diamanti hanno permesso una crescita economica sconosciuta nel resto dell'Africa. All’attività estrattiva, si è aggiunto negli ultimi anni il turismo, settore in forte crescita, anche grazie alle ampie riserve naturali, alle politiche di conservazione ambientale e al clima di sicurezza.

 
Il Paese sta compiendo grandi sforzi nel settore sanitario ed educativo. Un’alta percentuale della popolazione è affetta dal virus dell'HIV. Per far fronte alla pandemia, il governo ha deciso di destinare un quarto del bilancio del 2008 (circa 80 milioni di euro) alla lotta contro l'AIDS. Tra le misure adottate vanno registrati i trattamenti gratuiti con farmaci antiretrovirali e un programma di prevenzione del contagio da madre a figlio. La crescita economica ha consentito di istituire un sistema educativo che garantisce 10 anni di educazione di base.

 
La Chiesa cattolica del Botswana è molto giovane e piccola da un punto di vista numerico. Solo il 5 per cento della popolazione è di religione cattolica. I primi missionari giunsero nell'allora Protettorato del Bechuanaland nel 1850, ma solo nel 1928 gli Oblati di Maria Immacolata riuscirono a fondare una missione e una scuola elementare. Attualmente, i cattolici sono 84 mila, distribuiti in due circoscrizioni ecclesiastiche: la diocesi di Gaborone ed il vicariato apostolico di Francistown. I sacerdoti diocesani sono 27, le parrocchie 38, i religiosi sacerdoti 40, i religiosi non sacerdoti 4, le religiose 77 e i catechisti circa 300. La Chiesa è particolarmente impegnata nell'assistenza ai malati e agli orfani, nella prevenzione delle malattie in genere e nell'apertura di nuove scuole, molto apprezzate. Le donne svolgono un ruolo fondamentale nella vita della Chiesa, soprattutto come catechiste, insegnanti e personale infermieristico.







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