2008-11-04 15:52:44

Benedetto XVI alla 48.ma plenaria dei Superiori maggiori italiani: vivere l'obbedienza è segno della comunione con il Vicario di Cristo


L’auspicio del Papa che “le persone consacrate vivano con rinnovata consapevolezza l’obbedienza, come piena comunione con il vicario di Cristo e con la missione della Chiesa universale” ha aperto ieri a Napoli la 48.ma Assemblea generale della CISM, organismo che raccoglie i superiori maggiori d’Italia, in rappresentanza degli oltre 21 mila religiosi della Penisola. Titolo dell'assise "Il servizio dell'autorità e l'obbedienza". Ce ne parla l'inviato del quotidiano Avvenire, Mimmo Muolo: RealAudioMP3

In un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, Benedetto XVI esprime il proprio “compiacimento”, per la scelta del tema ed augura che l’assemblea possa approfondirlo in maniera adeguata. Fino a venerdì, in effetti, si parlerà de “Il servizio dell’autorità e l’obbedienza”, argomento dell’omonima istruzione pubblicata lo scorso 11 maggio dalla Congregazione per gli Istituti consacrati. E i lavori, cui partecipano 180 padri superiori di tutta Italia, sono subito entrati nel vivo. Ieri sera, è stato il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, a sottolineare che l’obbedienza dei consacrati è “ad immagine di quella di Cristo, obbediente fino alla morte di croce”. E stamattina sul concetto è ritornato mons. Agostino Gardin, segretario della Congregazione per i religiosi. “Parliamo di una concezione alta dell’obbedienza - ha detto - il cui riferimento fondamentale non può che essere Gesù, il perfetto obbediente”. Dunque, “obbedire come Cristo e obbedire in Cristo, poiché siamo innestati in Lui”. Una regola, questa, che modifica anche il concetto dell’autorità. Non esercizio di un potere, ha concluso il vescovo, ma servizio alla comunione.







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