L’Episcopato uruguayano lancia la Missione continentale
Domenica 9 novembre, in Florida, nella cornice del Pellegrinaggio nazionale annuale
al Santuario della Patrona dell'Uruguay, avrà inizio la Missione continentale voluta
dalla V Conferenza degli episcopati latinoamericani di Aparecida. Qualche settimana
fa, mons. Rodolfo Wirz e mons. Luis del Castillo, rispettivamente presidente e segretario
generale dell’Episcopato uruguayano, in un messaggio hanno invitato i cattolici del
Paese ad una “più profonda e consapevole preparazione di questo Pellegrinaggio, per
chiedere a Maria, Madre della nostra patria, la sua presenza e protezione materna
nella sfida che ci chiama ad essere autentici discepoli e missionari di Cristo”. “Chiederemo
a Maria, aggiungevano i presuli, la grazia necessaria per aprire i nostri cuori allo
Spirito, alla sua Luce, affinché illumini il nostro cammino verso la Vita”. Il pellegrinaggio
nazionale e la concelebrazione eucaristica, che ogni anno raduna decine di migliaia
di fedeli, e il lancio della Missione continentale, coincideranno con l’Assemblea
plenaria ordinaria della Conferenza episcopale, in programma dal 5 al 12 novembre.
I presuli dell'Uruguay, come anticipato dal segretario generale dell'Episcopato, approfondiranno
i risultati della recente visita "ad Limina Apostolorum" e, in particolare, gli insegnamenti
di Benedetto XVI che li ha ricevuti lo scorso 26 settembre. In questo contesto i vescovi
si occuperanno in particolare delle conclusioni del Sinodo sulla Parola di Dio, sulla
quale il Santo Padre aveva detto ai presuli: questa Parola “costituisce anche la fonte
e il contenuto imprescindibile del vostro ministero come «araldi della fede che portano
a Cristo nuovi discepoli» (Lumen gentium, n. 25), tanto più necessario in un tempo
in cui molte altre voci cercano di far tacere Dio nella vita personale e sociale,
portando gli uomini lungo cammini che minano l'autentica speranza e si disinteressano
della salda verità su cui può riposare il cuore dell'essere umano. Insegnate, quindi,
la fede della Chiesa nella sua integrità, con il coraggio e la persuasione proprie
di chi vive di essa e per essa, senza rinunciare a proclamare esplicitamente i valori
morali della dottrina cattolica, che a volte sono oggetto di dibattito nell'ambito
politico, culturale o nei mezzi di comunicazione sociale, valori che si riferiscono
alla famiglia, alla sessualità e alla vita. Conosco i vostri sforzi per difendere
la vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale e chiedo a Dio che
rechino come frutto una chiara consapevolezza in ogni uruguayano, della dignità inviolabile
di ogni persona e un impegno fermo a rispettarla e salvaguardarla senza riserve”.
Oltre alle questioni della normale attività delle diocesi e degli impegni pastorali
alla luce di Aparecida, i vescovi dell’Uruguay passeranno in rassegna i punti critici
della situazione nazionale che appare molto incerta e precaria, in particolare nell’ambito
economico-sociale, per via delle conseguenze della crisi finanziaria internazionale
che già fa sentire in tutta l’area latinoamericana le sue conseguenze negative sulla
cosiddetta economia reale. Preoccupa ai vescovi soprattutto la situazione di ampi
settori sociali che scivolano verso l’impoverimento mentre coloro che patiscono già
da molti anni la povertà e la miseria vedono allontanarsi, ancora una volta, qualsiasi
possibilità di riscatto e promozione. L’incontro dei vescovi si concluderà con una
esortazione ai cattolici e all’intero Paese. (A cura di Luis Badilla)