Convegno di “Mani Tese” indaga sulle problematiche della cooperazione nel Terzo Mondo
“La cooperazione ha un ruolo fondamentale nel dare spazio e fiducia al Sud del mondo”
ma è necessario “un cambio di paradigma”, giacché è in crisi “il modello di sviluppo
imposto dalla globalizzazione”. Sono le conclusioni secondo il Sir del convegno internazionale
promosso dall’associazione Mani Tese sul tema: “Gli equilibri della fame. La cooperazione
è la risposta?” per voce di Theophile Kaboré, dell’associazione Kibaré, partner di
Mani Tese. Oggi – spiega Kaboré – “viene chiesto a chi non ha riso e mais di destinare
le terre alla produzione di agrocarburanti per alimentare le auto del Nord del mondo”
mentre “la questione di base è come i contadini potranno avere in mano gli strumenti
per nutrirsi e nutrire i loro figli”. Preoccupazione per lo stato di salute della
cooperazione italiana è stato espresso anche dalla coordinatrice di Mani Tese, Angela
Comelli, secondo cui “per il 2009 verrà tagliato il 55% dei fondi rispetto all’anno
in corso, riducendo ulteriormente la già esigua percentuale del PIL che il nostro
Paese destina all’aiuto pubblico allo sviluppo, ad oggi ferma allo 0.19%”. (C.D.L.)