Il messaggio dell’Alto commissario ONU per i diritti umani al governo colombiano
“La promozione della sicurezza si deve portare avanti in base alle disposizioni del
diritto internazionale e rispettando pienamente i diritti umani”. L’ha detto l’Alto
commissario ONU per i diritti umani – come riporta l’agenzia MISNA – rivolgendosi
al governo colombiano dopo aver appreso la notizia della destituzione di 27 militari
accusati della “sparizione” di almeno una ventina di giovani da un sobborgo della
capitale, presentati successivamente dall’esercito come ribelli morti in combattimento
con le forze armate regolari. Nel messaggio il rappresentante ONU ha anche sottolineato
l’importanza dell’adozione di misure atte a prevenire, investigare e sanzionare le
violazioni dei diritti umani. L’opposizione ha inoltre chiesto le dimissioni al ministro
della Difesa evidenziandone la responsabilità politica per l’accaduto. Il fenomeno
dei civili uccisi ‘camuffati’ da combattenti morti in scontri armati, ha ricordato
un esponente del partito di sinistra “Polo Democrático Alternativo” , “risponde a
una politica che preme per presentare risultati” nella lotta alla guerriglia. Secondo
i calcoli effettuati da una rete di organizzazioni non governative nazionali, tra
il gennaio 2007 e il giugno 2008 sarebbero state commesse oltre 500 esecuzioni arbitrarie
in cui sarebbero direttamente implicati esponenti delle forze di sicurezza. La Procura
colombiana sta già ha indagando su oltre 3000 funzionari ed esponenti delle forze
armate per violazioni di diritti umani. (F.A.)