I movimenti ecclesiali sono una preziosa risorsa per la Chiesa, ma si intensifichi
il dialogo con i Pastori: così il Papa ai carismatici
Si intensifichi il dialogo tra i Pastori e i movimenti ecclesiali, preziosa risorsa
da valorizzare nella Chiesa: è l’auspicio espresso oggi dal Papa nell’incontro con
la Fraternità Cattolica delle Associazioni e Comunità Carismatiche di Alleanza (Catholic
Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships) che ha promosso ad
Assisi una Conferenza Internazionale sul tema: “Noi predichiamo Cristo Crocifisso,
potenza e sapienza di Dio”. Si calcola che nel mondo i carismatici siano 500 milioni,
di cui 120 milioni cattolici. Il servizio di Sergio Centofanti.
Il Papa ribadisce
un concetto che ha già affermato più volte:
“I
Movimenti ecclesiali e le Nuove Comunità, fioriti dopo il Concilio Vaticano II, costituiscono
un singolare dono del Signore ed una risorsa preziosa per la vita della Chiesa. Essi
vanno accolti con fiducia e valorizzati nei loro diversi contributi da porre a servizio
dell’utilità comune in modo ordinato e fecondo”. “I
Movimenti e le Nuove Comunità – ha aggiunto - sono come delle irruzioni dello Spirito
Santo nella Chiesa e nella società contemporanea”. Merito delle Comunità del Rinnovamento
Carismatico Cattolico è aver richiamato nella Chiesa l’attualità dei carismi o doni
dello Spirito Santo:
“Ciò che apprendiamo nel
Nuovo Testamento sui carismi, che apparvero come segni visibili della venuta dello
Spirito Santo, non è un evento storico del passato, ma realtà sempre viva: è lo stesso
divino Spirito, anima della Chiesa, ad agire in essa in ogni epoca, e questi suoi
misteriosi ed efficaci interventi si manifestano in questo nostro tempo in maniera
provvidenziale”. Il Papa, sulla
scia del Catechismo della Chiesa Cattolica, sottolinea “il valore e l’importanza dei
nuovi carismi nella Chiesa, la cui autenticità viene però garantita dalla disponibilità
a sottomettersi al discernimento dell'autorità ecclesiastica”:
“Proprio
perché assistiamo a una promettente fioritura di movimenti e comunità ecclesiali,
è importante che i Pastori esercitino nei loro confronti un prudente, saggio e benevolo
discernimento. Auspico di cuore che si intensifichi il dialogo tra Pastori e Movimenti
ecclesiali a tutti i livelli: nelle parrocchie, nelle diocesi e con la Sede Apostolica”. Oggi
sono allo studio opportune modalità per dare riconoscimento pontificio ai nuovi Movimenti
e Comunità ecclesiali e non sono pochi quelli che già lo hanno ricevuto. “Di questo
dato, il riconoscimento o l’erezione di associazioni internazionali da parte della
Santa Sede per la Chiesa universale” - precisa il Pontefice - “i vescovi non possono
non tenere conto nel doveroso discernimento che ad essi compete”. Benedetto
XVI plaude quindi all’intenzione della Fraternità di costituire “un Centro di formazione
permanente per i membri e i responsabili delle Comunità Carismatiche” e al “trasferimento
della Sede internazionale dell’associazione a Roma, con la possibilità di essere in
più stretto contatto con il Pontificio Consiglio per i Laici”. Infine ricorda che
uno degli obiettivi della Fraternità è proprio quella di “salvaguardare l'identità
cattolica delle comunità carismatiche e incoraggiarle nel mantenere uno stretto legame
con i Vescovi e con il Romano Pontefice”:
“La
salvaguardia della fedeltà all'identità cattolica e dell’ecclesialità da parte di
ognuna delle vostre comunità vi permetterà di rendere dappertutto una testimonianza
viva ed operante del profondo mistero della Chiesa. E sarà proprio questo a promuovere
la capacità delle varie comunità di attirare nuovi membri”. Nel
suo indirizzo di saluto, il prof. Matteo Calisi, presidente della Fraternità, ha ribadito
l’affetto e la piena fedeltà dei carismatici al Vicario di Cristo offrendo il contributo
degli aderenti per l’evangelizzazione di tutto il mondo:
“Non
temiamo nulla per il futuro, perché la dignità della nostra natura ecclesiale e l’affascinante
bellezza dell’incontro personale con Gesù Cristo Crocifisso, Morto e Risorto, che
ha conquistato per sempre la nostra esistenza umana, ci spingono con coraggio e determinazione
ad annunciare al mondo il lieto messaggio del Vangelo: unica speranza di salvezza”.