2008-10-30 15:58:56

Polonia: i vescovi deplorano la bocciatura della reintroduzione della festa dell'Epifania


I vescovi polacchi hanno deplorato la decisione presa dal Sejm, la Camera Bassa del Parlamento, di non reintrodurre la solennità dell’Epifania come festività nazionale. La proposta, partita da una petizione popolare promossa dal sindaco di Lödz Jerzy Kropiwnicki e sottoscritta da 700mila cittadini, è stata bocciata con 207 voti contro 186. “Sosteniamo ancora l’idea di un giorno festivo per la Festa dell’Epifania che era stata abolita dal governo comunista nel 1960”, afferma una nota della Conferenza episcopale - ripresa dall'agenzia Apic - in cui ringrazia dieci deputati della maggioranza che hanno votato a favore della proposta contro le direttive del loro partito, la Piattaforma Civica (Platforma Obywatelska) guidata da Donald Tusk. Secondo mons. Sławoj Leszek Głód, arcivescovo di Danzica, il voto esprime “disprezzo per la volontà e le attese dei credenti”. I dirigenti del partito di governo avevano dato istruzione ai loro deputati di votare contro, sostenendo che la reintroduzione della festività comporterebbe per lo Stato un onere di quattro milioni di Zlotys (pari a circa un milione di Euro). Affermazione respinta da Jerzy Kropiwnicki che ha ricordato che l’Epifania è una parte integrante della tradizione e dell’identità nazionale polacca. Attualmente in Polonia sono festive cinque solennità religiose cattoliche: i giorni di Natale e Pasqua, il Corpus Domini, l’Assunzione e Ognissanti. (L.Z.)







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