In aumento l'immigrazione in Italia secondo il Dossier statistico della Caritas
Diciottesimo anno di vita per questo Rapporto che presenta numeri che, secondo i curatori,
sono portatori di idee. La sorpresa di quest’anno è senz’altro l’aumento della popolazione
immigrata di circa 300 mila unità. I quasi 4 milioni di immigrati stimati dal Rapporto,
fanno sì che il fenomeno abbia ormai acquisito una dimensione strutturale alla quale
devono rispondere adeguate normative che in Italia sono da rivedere. Il permesso di
soggiorno non deve diventare uno spauracchio, l’inserimento nel mondo del lavoro deve
essere favorito per evitare ciò che invece avviene oggi, cioè la caduta nel lavoro
nero. Bisogna aiutare gli immigrati ad integrarsi ma il Rapporto osserva anche come
il fondo per l’integrazione sia stato drasticamente tagliato a dispetto di quanto
invece accade in altri Paesi europei. Dal 2000 ad oggi, i numeri sono più che raddoppiati,
si è di fronte ad un importante fenomeno lavorativo: gli immigrati contribuiscono
alla ricchezza del Paese, incidono sul PIL italiano per il nove per cento. E’ anche
vero, però, che se pur creatori di ricchezza, sono i meno assistiti. Corrono maggiormente
il rischio di cadere in povertà rispetto agli italiani perché fruiscono di minori
tutele. L’immigrazione è una grande opportunità per l’Italia, bisogna abbattere la
paura e la diffidenza. Caritas e Migrantes condannano ogni devianza ed ogni atto
di criminalità ma accreditare l’equazione “immigrazione delinquenza” è la più grande
offesa che si possa fare alla storia della stessa emigrazione italiana. Bisogna dunque
guardare agli immigrati non come diversi ma come nuovi cittadini, capaci di fornire
un’importante apporto allo sviluppo italiano. Il pacchetto sicurezza, spiega il Rapporto,
non esaurisce i contenuti della politica migratoria e neppure nella parte più rilevante:
non è così che si eliminano gli ostacoli che rendono difficile la vita degli immigrati.
Per Caritas e Migrantes, le politiche di integrazione sono e saranno il vero banco
di prova degli interventi governativi in questo settore. (A cura diFrancesca
Sabatinelli)