2008-10-29 15:46:03

Messa del cardinale Bertone per il Capitolo generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice


Per le suore salesiane, le Figlie di Maria Ausilatrice, pellegrine dell’Anno Paolino nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, ha invocato questa mattina la protezione dell’Apostolo delle Genti: “modello di apostolo e di missionario incentrato sull’amore a Gesù”. Nell’omelia della sua celebrazione eucaristica dinanzi al Sepolcro di Paolo con l’abside illuminata dallo splendore del mosaico medievale, il porporato si è rivolto alle 193 componenti del Capitolo generale della Congregazione, in corso a Roma, per sottolineare come “l’ascolto docile dello Spirito sia condizione per un efficace apostolato che integri continuità e creatività” e, riferendosi al tema del Capitolo: “Quale è la mia, quale la nostra esperienza dell’Amore preveniente di Dio”, ha affermato: “Se si spegne questo fuoco, si rischia di lavorare invano”. Da salesiano, il cardinale Bertone ha evocato non solo San Giovanni Bosco ma anche il suo primo successore: il beato don Michele Rua di cui proprio oggi la Chiesa celebra la memoria liturgica. Al termine della Messa, la neo eletta Superiora generale suor Yvonne Reungoat, a nome delle sorelle presenti - rappresentanti di 92 nazioni dei cinque continenti – ha chiesto di portare al Papa un “saluto carico di affetto, di amore per la Chiesa, di preghiera e di gratitudine”. Il cardinale Bertone le ha definite della “stessa passione di San Paolo per annunciare Cristo a tutte le giovani e alle loro famiglie” ed ha detto di essere “in piena comunione con le Figlie di Maria Ausiliatrice”, poi ha impartito a tutte la sua benedizione “rafforzata da quella di Papa Benedetto XVI" che prossimamente incontreranno. Prima di lasciare la Basilica, il cardinale segretario di Stato ha ricevuto il saluto e l’omaggio dell’arciprete, cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, e del delegato per l’amministrazione, ing. Pier Carlo Visconti; all’arrivo egli era stato accolto dall’abate dell’abbazia benedettina, padre Edmund Power, accompagnato dai monaci che hanno assicurato il servizio liturgico. (A cura di Graziano Motta)







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