2008-10-27 15:34:02

Tra Amalfi e Istanbul corre il dialogo ecumenico delle “Chiese sorelle”


Mantenere viva l’unità dei cuori nel segno dell’apostolo Andrea. Con questo intento è partita oggi alla volta di Istanbul una delegazione di Amalfi-Cava de’ Tirreni, guidata dall’arcivescovo Orazio Soricelli, su invito del patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Con mons. Soricelli ci sono il vicario generale monsignor Carlo Papa, i sindaci di Amalfi Antonio De Luca e Cava de’ Tirreni Luigi Gravagnuolo e il parroco della Cattedrale di Amalfi don Michele Fusco. L’anno scorso Bartolomeo I aveva percorso il viaggio inverso per prendere parte alle celebrazioni dell’ottavo centenario della traslazione del corpo di sant’Andrea da Costantinopoli ad Amalfi, celebrazioni che si concluderanno il prossimo 30 novembre festa di sant’Andrea, con la solenne Eucaristia presieduta dal segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. Un anno fa, era il 22 ottobre 2007, la Chiesa di Amalfi-Cava de’ Tirreni fece dono a Bartolomeo I di una reliquia dell’apostolo mentre il sindaco De Luca conferì al patriarca la cittadinanza onoraria e gli affidò simbolicamente le chiavi della città. Nella fraternità così condivisa di due Chiese sorelle nacque l’invito all’arcivescovo di ricambiare la visita ad Istanbul, invito accolto con piacere e concretizzatosi in questi giorni. “In questo comune itinerario verso l’unità – spiega mons. Soricelli al quotidiano Avvenire – Amalfi ha scoperto di possedere qualcosa che unisce: già da un decennio numerosi pellegrini, accompagnati dai loro pastori, vescovi e presbiteri, provenienti dalle diverse Chiese orientali giungono qui a venerare con profonda devozione e stupefacente entusiasmo le reliquie dell’apostolo Andrea. La tradizione bizantina è così diventata familiare agli amalfitani, i quali hanno imparato a conoscerla e ad apprezzarne le ricchezze di liturgia e di spiritualità”. “Abbiamo voluto perciò approfondire – aggiunge il presule -, anche mediante iniziative culturali, gli aspetti della venerazione dell’apostolo Andrea presso le Chiese d’Oriente. Posso dire che la Chiesa di Amalfi-Cava de’ Tirreni è ormai inserita nella geografia di quei luoghi dove esistono i motivi e le condizioni per l’incontro e per la reciproca conoscenza tra le nostre tradizioni ecclesiali». La Chiesa di Amalfi dà così il suo contributo alla realizzazione di quel percorso ecumenico intrapreso dalle due Chiese sorelle. Un cammino nel segno di sant’Andrea, fondatore della Chiesa di Costantinopoli le cui reliquie sono custodite ad Amalfi. (M.G.)







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