2008-10-27 15:39:54

Sfila a Lima la processione del Signore dei Miracoli


Sale l’attesa nella comunità cattolica di Lima per la sfilata della penultima processione del Señor de los Milagros, che si terrà domani per le strade del centro storico della capitale del Perù. Si tratta di una grande festa di fede, alla quale partecipano centinaia di migliaia di persone, che dal Paese dell’America Latina si è diffusa in tutto il mondo.  Il mese “morado” (viola) si chiuderà, il primo novembre, con il ritorno dell’immagine del Signore dei Miracoli nel Santuario delle Nazzarene, dove vi resterà fino al prossimo ottobre. Tuttavia nel corso dei prossimi 12 mesi, la confraternita del Signore dei Miracoli, l’hermandad, continuerà a lavorare per mantenere vivo lo spirito che si generò fin dall’inizio fra i “fratelli”. La storia di carità, all’origine di questa tradizione peruviana, ha inizio nel XVII secolo, quando a Lima arrivarono gli schiavi africani e crearono una sorta di associazione di mutuo soccorso dove riunirsi, cantare, condividere la dolorosa lontananza dalla propria terra d’origine. “Tutto nasce da uno schiavo 'angola', come li chiamavano allora. Non conosceva Gesù, ma la sua mano fu illuminata e plasmò l’immagine su una parete”, racconta il “maggiordomo generale” dell’hermandad, José Soto Parra. Secondo l’opinione dello storico José Antonio Benito, dell’Università cattolica di Lima, i cosiddetti schiavi “angola” verso il 1650 si erano riuniti e avevano costituito la “Confraternita della zona di Pachacamilla”, dove oggi sorge il monastero delle Nazzarene e la sede dell’hermandad. Il 13 novembre, cinque anni dopo, un violento terremoto scosse Lima distruggendo migliaia di edifici. Le case vicine crollarono, ma il muro dove era stata dipinta l’immagine di Cristo crocifisso restò in piedi. La confraternita del Signore dei Miracoli vera e propria – racconta ancora Soto Parra – nasce nel 1651, quando viene celebrata la prima Messa di fronte al dipinto. Nel 1671, dopo un nuovo terribile sisma, una copia dell’affresco viene portata in processione per la prima volta e a partire da quel momento la devozione è cresciuta insieme all’hermandad, sempre più aperta a tutte le etnie. Fra gli  “hermanos” aiutarsi è un principio quotidiano: l’anno scorso, dopo il terribile terremoto del 15 agosto nella zona a sud di Lima, la confraternita aveva risposto immediatamente alle richieste di aiuto. L’unico criterio per entrare nella confraternita è la devozione per il Signore dei Miracoli. I fratelli con maggiori possibilità economiche appoggiano i più deboli. La solidarietà tra i componenti continua fino all’ultimo giorno di vita. “Versiamo una somma perché tutti abbiano un funerale decoroso e un luogo per la sepoltura”. La confraternita, annualmente, nel mese di ottobre, visita i cimiteri dove si trovano i membri per portare la propria preghiera. (F.A.)







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