2008-10-26 13:28:31

Morto padre Michele Piccirillo, noto biblista e archeologo. I funerali mercoledì a Roma nella Basilica di San’Antonio


Stanotte a Livorno è morto improvvisamente, all’età di 64 anni, padre Michele Piccirillo, archeologo presso lo Studium Biblicum Francescanum di Gerusalemme, uno dei più grandi studiosi della Terra Santa. Il servizio di Virginia Volpe: RealAudioMP3

Nato nel 1944 a Casanova di Carinola (in Campania), padre Michele Piccirillo, francescano, era divenuto famoso in tutto il mondo per la sua attività di archeologo, legata soprattutto agli scavi del Monte Nebo in Giordania, e di biblista. I funerali si svolgeranno mercoledì 29 ottobre alle 10:30, a Roma, presso la Basilica di Sant'Antonio, mentre una cerimonia eucaristica verrà officiata a Gerusalemme, nella chiesa di San Salvatore, sede della Custodia di Terra Santa, il 25 novembre prossimo, per ricordare il trigesimo della sua morte. Sarà anche possibile rendere omaggio alla salma, martedì prossimo, presso la delegazione di Terra Santa a Roma, in via Matteo Bogliardo. L’archeologo aveva più volte sottolineato l’importanza della diffusione della Parola partendo dai fatti storici, come nell'intervista rilasciata alla nostra emittente in occasione della presentazione del libro “Gesù di Nazareth” di Benedetto XVI: "Credo che il Papa - aveva detto - voglia tirare le fila di un discorso che va avanti oramai da una cinquantina d’anni; passato cioè il periodo dell’Ottocento e poi anche la prima metà del Novecento, in cui si parlava un po’ di un Gesù mitico e dell’esegesi che guardava al Vangelo come un fatto semplicemente di fede, si sono fatti degli sforzi in Germania – ed anche fuori della Germania – per superare questa impasse e quindi di cercare di far capire che si può dare un messaggio di fede pur utilizzando fatti storici". Il noto bilbista, riferendosi ai Vangeli, aveva aggiunto: "Abbiamo questi quattro Vangeli ed io, scherzando con i miei amici esegeti, dico: Scrivete tanti libri sui quei poveri quattro libretti, ma per fortuna che non li cambiate e restano sempre gli stessi!”.







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