2008-10-26 13:22:59

Il Sinodo è stato commovente: così il Papa al termine del pranzo ieri con cardinali, vescovi e patriarchi che hanno partecipato all'assemblea sinodale


Nell’atrio dell’Aula Paolo VI Benedetto XVI ha pranzato ieri con cardinali, vescovi e patriarchi che hanno partecipato al Sinodo. L’assemblea sinodale - ha spiegato - è stata anche “una scuola dell’ascolto”, segnata da una ricca “polifonia della fede”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

Tracciando un bilancio del Sinodo, il Papa ha sottolineato l’arricchimento dell’ascolto reciproco:

“Non so se il Sinodo è stato più interessante o edificante. In ogni caso è stato commovente. Siamo arricchiti da questo ascolto reciproco. Nell'ascoltare l'altro, ascoltiamo meglio anche il Signore stesso”.

Dal Sinodo – ha affermato Benedetto XVI – è emersa una ricca “polifonia” sulle Sacre Scritture:

“E mi sembra possiamo dire che adesso, nei contributi di questo Sinodo, abbiamo anche sentito una bella polifonia della fede, una sinfonia della fede, con tanti contributi, anche da parte dei delegati fraterni. Così abbiamo realmente sentito la bellezza e la ricchezza della Parola di Dio”.

L’assemblea sinodale – ha aggiunto il Papa – è stata anche una “scuola dell’ascolto”: ascoltandoci gli uni e gli altri – ha detto il Santo Padre – “abbiamo imparato meglio ad ascoltare la Parola di Dio”:

“E in questo dialogo dell'ascoltare impariamo poi la realtà più profonda, l'obbedienza alla Parola di Dio, la conformazione del nostro pensiero, della nostra volontà al pensiero e alla volontà di Dio. Un'obbedienza che non è attacco alla libertà ma sviluppa tutte le possibilità della nostra libertà”.

Ringraziando tutti per il grande lavoro, Benedetto XVI ha poi aggiunto:

“Sono un pò inquieto, perché mi sembra che abbiamo violato il diritto umano di alcuni al riposo notturno e anche al riposo della domenica, perché sono realmente diritti fondamentali. Dobbiamo riflettere su come migliorare nei prossimi Sinodi questa situazione”.

Il Sinodo si è concluso ma continua – ha osservato il Pontefice - il cammino “sotto la guida della Parola di Dio”. “La Scrittura – ha detto il Papa riferendosi a San Gregorio Magno – cresce con chi la legge”:

“Solo alla luce delle diverse realtà della nostra vita, solo nel confronto con la realtà di ogni giorno, si scoprono le potenzialità, le ricchezze nascoste della Parola Di Dio. Vediamo che nel confronto con la realtà si apre in modo nuovo anche il senso della Parola che ci è donata nelle Sacre Scritture”.

Dopo la conclusione del Sinodo, si apre adesso ad una nuova fase di confronto:

“Adesso dobbiamo cominciare a elaborare il documento post-sinodale con l'aiuto di tutti questi testi. Sarà anche questa una scuola di ascolto. In questo senso rimaniamo insieme, ascoltiamo tutte le voci degli altri. E vediamo che solo se l'altro mi legge la Scrittura, io posso entrare nella ricchezza della Scrittura”.

C’è sempre bisogno – ha concluso il Papa – “di questo dialogo, di ascoltare la Scrittura letta dall'altro nella sua prospettiva, nella sua visione, per imparare insieme la ricchezza di questo dono”.







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