Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica
In questa 30.ma Domenica del Tempo Ordinario la Liturgia ci presenta il passo del
Vangelo in cui un dottore della Legge interroga Gesù per metterlo alla prova chiedendo
quale sia nella Legge il più grande comandamento. Il Signore gli risponde:
“Amerai
il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua
mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello:
“Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta
la Legge e i Profeti". Su questo brano del Vangelo,
ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia
all'Università Lateranense:
Nel rispondere
ai farisei Gesù lega in modo inedito la prima tavola dei Comandamenti con la seconda.
Nel Dialogo della divina Provvidenza di Santa Caterina da Siena troviamo un passo
esplicativo di questa congiunzione originale: “Io vi richieggo
che voi m’amiate di quello amore che Io amo voi. Questo non potete fare a me, però
che Io v’amai senza essere amato. Ogni amore che voi avete a me, m’amate di debito
ma non di grazia, perché ‘l dovete fare, e Io amo voi di grazia e non di debito. Sì
che a me non potete rendere questo amore che Io vi richieggo. E però v’ò posto il
mezzo del prossimo vostro, acciò che faciate a lui quello che non potete fare a me,
cioè d’amarlo senz’alcuno rispetto di grazia e senza aspettare alcuna utilità. E Io
reputo che facciate a me quello che fate a lui” (c. LXIV). Per
questo l'Apostolo Paolo afferma: “Qualunque cosa facciate, fatela (...) per il Signore”
(Col 3, 23). (musica)