Simposio ad Istanbul: cristiani e musulmani riflettono su ragione e fede
E’ iniziato questa mattina a Istanbul il sesto Simposio islamo-cristiano sul “Rapporto
tra ragione e fede nell’Islam e nel cristianesimo”, organizzato dai Frati cappuccini
che lavorano in Turchia, in collaborazione con il Pontificio istituto di studi arabi
ed islamistica di Roma e con la facoltà teologica dell’Università di Marmara. L’argomento
di quest’anno è particolarmente interessante perché sarà affrontato con riferimenti
specifici al discorso tenuto da Benedetto XVI all’università di Ratisbona il 12 settembre
2006. Non mancheranno poi riferimenti alla lettera inviata al Santo Padre dai 138
responsabili dell’Islam il 15 ottobre successivo e alla lettera aperta dell’intellettuale
libico Ali Aref Nayed. Al simposio partecipano una sessantina di persone, tra cui
un gruppo di studenti dell’Università di Marmara con i loro professori, interessati
all’argomento non tanto per l’eco che si ebbe a suo tempo del discorso sui mezzi di
comunicazione, quanto per l’attualità che gli si riconosce “in un tempo in cui – è
stato detto all’apertura dei lavori – la fede è in crisi e la ragione cede spesso
all’istinto”. E’ presente anche un delegato del mufti di Istanbul, il prof. Mustafa
Çağrici, il quale ha fatto notare la validità di questi incontri che hanno creato
nel mondo intellettuale un clima di collaborazione e di distensione tra le due confessionı
religiose. I lavori sono stati aperti con una breve panoramica su quanto è stato detto
a proposito di fede e ragione da alcuni pensatori islamici, a partire da Averroè,
e continueranno con un esame approfondito del discorso del Papa e della lettera deı
responsabili islamici a lui inviata. L’analisi è affidata a padre Maurice Borrmans,
dei Padri Bianchi, e a tre professori provenienti da Konia, Selçuk e Istanbul. (A
cura di padre Egidio Picucci)