2008-10-24 15:47:12

Elezioni in Cile. I vescovi: il voto sia libero e pacifico


I cristiani sono chiamati ad esaltare la solidarietà e la giustizia come quelle virtù che nel nostro tempo hanno un urgente bisogno di essere verificate. Così i vescovi del Cile in una dichiarazione, pubblicata ieri, per ricordare il terzo anniversario della canonizzazione di padre Alberto Hurtado, sacerdote gesuita molto amato dai cileni e definito apostolo della carità e della giustizia sociale. I presuli, prendendo spunto da questo ricordo, hanno allargato lo sguardo alla situazione del Paese soprattutto “in un momento di crisi economica e finanziaria” che, scrivono, ci ricorda che “senza giustizia sociale non è possibile una democrazia integrale”. “Oggi - scrivono i vescovi - quando l’opinione pubblica cilena chiede ai suoi dirigenti una maggiore coerenza tra il dire e il fare, l’esempio di questo santo sacerdote, che seppe mettere in essere le cose in cui credeva, ci appare come un testimone eloquente che occorre risaltare”. “Alla vigilia delle elezioni municipali, processo di grande importanza per la vita delle persone e delle comunità, è positivo – aggiungono - per la nostra convivenza democratica che gli elettori possano discernere liberamente e in coscienza sui progetti e sui candidati che più si avvicinano ai loro ideali e ai loro valori e che, al tempo stesso, lavorano con più coerenza in favore del bene comune”. Augurandosi un processo elettorale sereno e di alto profilo i vescovi “auspicano anche che l’impegno di amicizia civica sottoscritto tra tutti i partiti alla presenza dell’arcivescovo di Santiago, cardinale Francisco Javier Errázuriz, nel mese d’agosto scorso, si traduca in una giornata elettorale pacifica senza trionfalismi e senza animi vendicativi in favore del bene e del progresso di tutti”. Domenica prossima, infatti, si vota per il rinnovo dei governi locali in 350 municipalità ed è molto acceso il dibattito tra i partiti del centro-sinistra al governo con la signora Michelle Bachelet e i partiti del centro-destra all’opposizione. Negli ultimi 19 anni, dal ritorno della democrazia, queste consultazioni sono state vinte sempre dal centro e i sondaggi prevedono ancora una nuova affermazione anche se con un calo dei consensi. La crisi economica e finanziaria internazionale è stata al centro del dibattito, molto si è discusso delle conseguenze di questo evento dato che la crescita economica rallenta, aumentano i poveri e nuovi settori dei ceti medi scivolano verso il basso nella scala del reddito. I vescovi salutano “come un’iniziativa positiva” l’invito delle autorità, rivolto a tutti i settori del Paese “ad affrontare il momento con la massima unità e concordia”. “Lavorare nell’unità - spiegano i presuli cileni - è senza dubbio il cammino migliore per costruire sulla roccia” e al riguardo citano le parole di Papa Benedetto XVI in occasione dell’apertura del Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio: “Costruisce sulla sabbia la casa della propria vita chi costruisce solo sulle cose visibili e toccabili, come il successo, la carriera, i soldi. Apparentemente queste sono le vere realtà, ma queste realtà prima o poi passano: vediamo adesso nel crollo delle grandi banche, che scompaiono questi soldi, che non sono niente. Di per sé tutte queste cose che sembrano la vera realtà sono solo realtà di secondo ordine e chi costruisce su questo costruisce sulla sabbia". "Solo la parola di Dio – sottolineava il Papa - è fondamento della realtà e cambia il nostro concetto di realismo: realista è chi riconosce la realtà nella parola di Dio". Per i vescovi cileni, purtroppo “l’esperienza dimostra che in queste crisi coloro che risultano più colpiti sono i settori sociali vulnerabili, i poveri, i prediletti di Gesù”. Perciò, conclude il documento, “facciamo un accorato appello agli imprenditori della nostra patria nonché a tutti i lavoratori” per lavorare tutti insieme “per proteggere le fonti di lavoro, per dare più dignità al lavoro, per capire che un lavoro ben svolto e ben pagato è fonte di dignità per la famiglia, pilastro della società”. (A cura di Luis Badilla)







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