Appello di un sacerdote di Kirkuk: il governo iracheno s'impegni a far tornare i cristiani
“Il governo prenda le necessarie misure affinché tutte le famiglie possano ritornare
alle loro case, al loro lavoro e i bambini a scuola”. E’ l’appello di un sacerdote
caldeo di Kirkuk, padre Janan Shamil, in favore dei cristiani di Mosul costretti alla
fuga per le continue violenze di queste settimane. Dall’inizio di ottobre le vittime
sono almeno 14. In più di 10 mila hanno abbandonato le loro case. “In questi giorni
– dichiara al SIR padre Shamil – l’arcivescovo di Kirkuk dei caldei, mons. Louis Sako,
sta visitando, insieme con altri due sacerdoti, le famiglie dei rifugiati di Mosul”.
Finora, sono stati donati 16 mila dollari, raccolti durante le Sante Messe e negli
incontri delle parrocchie. Non è molto – precisa il sacerdote – ma rappresenta un
sollievo alla sofferenza che si legge nei loro volti, specialmente in quelli degli
anziani e dei bambini. (A.L.)