Oltre 3 miliardi di euro dai Paesi donatori per ricostruire la Georgia
A poco più di due mesi dalla fine della guerra tra la Russia e la Georgia, la Comunità
internazionale ha stabilito l'ammontare degli aiuti da destinare a Tblisi per la ricostruzione.
Grande la soddisfazione da parte delle autorità georgiane che però denunciano un aumento
di altri 2 mila soldati russi in Ossezia del sud. Il servizio di Giuseppe D’Amato:
E’ andata
molto meglio di quanto si pensasse alla vigilia. La conferenza dei Paesi donatori,
riunitasi a Bruxelles, ha raccolto ben 3,5 miliardi di euro in aiuti economici ed
umanitari per ricostruire la Georgia. Secondo stime della Banca mondiale, come minimo,
ne servivano 2,3. Si devono riparare i danni della guerra di agosto con la Russia,
ma anche quelli dovuti ai vari conflitti, seguiti al crollo dell’URSS, nel dicembre
‘91. “Questa è una giornata di gioia”, ha dichiarato il commissario per le relazioni
esterne dell’UE, Ferraro Valner. “Nessun georgiano - ha risposto felice il premier
Gurgenidze - si dimenticherà di tale sostegno, soprattutto in questi tempi”. “Questo
è un imperativo morale - ha sottolineato a sua volta il presidente della commissione
UE Barroso - di aiutare un vicino in difficoltà”. I fondi donati verranno monitorati:
la Georgia è un Paese chiave per il transito delle materie prime dall’Asia centrale
verso Occidente, evitando la Russia.
Iraq Ennesima
giornata di violenze in Iraq. A Baghdad un attentatore suicida, alla guida di un’autobomba,
si è lanciato contro il convoglio del ministro iracheno del Lavoro, provocando 11
morti e 22 feriti. Illeso l’esponente dell'esecutivo iracheno. Tre delle sue guardie
del corpo risultano invece tra le vittime. Sul terreno, intanto, prosegue il passaggio
del controllo della sicurezza dalle truppe statunitensi all’esercito iracheno. Oggi
il passaggio di consegne è avvenuto nella provincia meridionale irachena di Babel.
Si tratta del 12.mo distretto a tornare sotto la responsabilità delle autorità irachene.
Il dispiegamento delle forze di Baghdad è accompagnato, da un anno a questa parte,
da una lenta ma costante diminuzione degli attacchi della guerriglia.
Afghanistan Tre
soldati della coalizione a guida statunitense 'Enduring Freedom' sono stati uccisi
ed un altro è rimasto ferito ieri sera in un attentato, in Afghanistan occidentale,
contro il veicolo sul quale viaggiavano. Al momento, il comando della coalizione non
ha ancora reso nota la nazionalità delle vittime. Altri 73 morti si registrano tra
le milizie talebane a seguito di violenti combattimenti con le forze afghane e statunitensi
nella regione del'Uruzgan, teatro negli ultimi giorni di un’offensiva dei miliziani
integralisti.
Pakistan Resta alta la tensione nelle zone tribali
del Pakistan vicine al confine con l’Afghanistan. Sarebbe di 11 morti il bilancio
dell’ultimo raid missilistico condotto da alcuni velivoli senza pilota su una scuola
coranica nel Nord Waziristan. Secondo i servizi di sicurezza pachistani l’attacco
porterebbe la firma statunitense. Il ripetersi di raid USA nelle roccaforti dei talebani
in Pakistan sta creando forti tensioni fra Islamabad e Washington.
India È
di almeno 23 morti, fra cui 10 bambini, il bilancio dell’esplosione di una fabbrica
illegale di fuochi di artificio, che ha scosso la città di Deeg, nello Stato indiano
occidentale del Rajasthan. Le vittime sono state causate dal crollo delle case nei
pressi dell'impianto.
Bolivia I prefetti ribelli, Rubén Costas,
del ricco dipartimento di Santa Cruz, e Savina Cuéllar, di Chuquisaca, hanno detto
di non riconoscere 'l'accordo nazionale che ha permesso al Congresso boliviano di
adottare la legge che convoca un referendum sul progetto di Costituzione. Costas che
guida l’opposizione contro il governo, ritiene che la nuova carta costituzionale non
fornisce l’adeguata autonomia alle provincie e consente al presidente, Evo Morales,
di rimanere in carica fino al 2014. L’accordo prevede la riforma di circa 100 dei
414 articoli della nuova Costituzione, la convocazione di un referendum per approvare
la nuova legge fondamentale nel gennaio 2009 e la successiva convocazione delle elezioni
generali per il mese di dicembre del prossimo anno. L’intesa è stata salutata positivamente
del segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon.
Stati Uniti elezioni Negli
Stati Uniti gli ultimi sondaggi confermano il vantaggio del candidato democratico
Barak Obama su quello repubblicano John McCain. I dati più aggiornati fanno prevalere
Obama anche in 4 Stati di fede tradizionalmente repubblicana: Ohio, Nevada, North
Carolina e Virginia. E intanto da un sito web legato ad al Qaeda è giunto un esplicito
appoggio a McCain che viene percepito come il candidato ideale per poter continuare
con successo la battaglia. In tale prospettiva si arriva ad affermare che un attacco
terroristico in questa fase aiuterebbe il candidato repubblicano ad essere eletto.
Cuba-UE Il
commissario dell’Unione Europea allo sviluppo, Louis Michel, è a Cuba dove firmerà
un accordo per la ripresa della cooperazione tra Europa e il governo dell’Avana, guidato
da Raoul Castro. La firma rappresenta un importante passo nella normalizzazione delle
relazioni bilaterali. Nel corso della visita, Michel visiterà le zone dell’isola caraibica
maggiormente colpite dagli uragani Gustav e Ike.
Honduras Almeno
24 persone sono rimaste uccise e migliaia evacuate in Honduras dopo giorni di piogge
torrenziali, frane e allagamenti. Circa 25 mila persone sono rimaste senza casa. Mancano
all'appello anche otto persone disperse. Danni anche alle infrastrutture: Il 60% delle
strade sono danneggiate e i raccolti rovinati. Il presidente Manuel Zelaya ha dichiarato
lo stato di emergenza e ha chiesto l'aiuto internazionale.
SardegnaIn
Sardegna è di tre morti, tre dispersi e centinaia di sfollati il bilancio delle alluvioni
che hanno colpito ieri la parte meridionale della Sardegna. In cinque ore sono precipitati
sulla zona 276 millimetri di pioggia. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato
di calamità. La regione ha già stanziato 6,5 milioni di euro per interventi urgenti
sulla viabilità. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 297 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.