L’omaggio del sindaco di Tarso al sepolcro di San Paolo
Un omaggio straordinario al sepolcro di San Paolo, nella Basilica sulla via Ostiense,
è stato compiuto, in occasione dell’Anno Paolino, dal sindaco della città di Tarso
Burhanettin Kocamaz nel pomeriggio di ieri. Nell’area della confessione, ove i pellegrini
venerano la tomba dell’Apostolo, un monaco ha aperto la grata che la protegge e il
primo cittadino della città turca ha proceduto allo spargimento della terra, appartenente
alla casa natale di Paolo, e all’aspersione dell’acqua che aveva portato dalla Turchia.
L’azione, ha detto Kocamaz, è stata compiuta a nome dei concittadini di Tarso “fieri
di Paolo” ed ha aggiunto “anche del profeta Daniele, sentiti come loro rappresentanti
e simboli”. La piccola cerimonia è avvenuta alla presenza dei monaci benedettini dell’abbazia
prima che il loro abate, padre Edmund Power, introducesse la celebrazione dei Vespri.
Presenti la signora Deniz Kiliçer, primo consigliere dell’ambasciata di Turchia presso
la Santa Sede, e il signor Mehmet Canbolat, esponente della comunità turca in Germania,
componenti della delegazione a cui l’abate ha rivolto un saluto ufficiale prima della
Liturgia della Parola, spiegando ai numerosi fedeli e pellegrini presenti il significato
della simbolica cerimonia. Nelle intenzioni di preghiera del Vespro si è rivolto un
pensiero ai cittadini di Tarso, al popolo di Turchia e al dialogo interreligioso.
Tarso infatti, ha ricordato il sindaco in un breve indirizzo di saluto e di ringraziamento,
è “città importante che unisce diverse religioni, in essa oggi vivono musulmani, ebrei
e cristiani”. Si è detto quindi “onorato e felice di vivere nell’Anno Paolino un momento
di gioia, di privilegio e di impegno importanti”. A nome anche dell’arciprete della
Basilica di San Paolo fuori le Mura, il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo
impossibilitato a presenziare alla cerimonia, l’abate Edmund Power OSB ha consegnato
al sindaco di Tarso la Medaglia ufficiale dell’Anno Paolino. (A cura di Graziano
Motta)