Lettera di Alessio II a Benedetto XVI: sempre più uniti nel testimoniare il Vangelo
al mondo
Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Alessio II, ha inviato una lettera a Benedetto
XVI esprimendo soddisfazione “per le crescenti prospettive di sviluppare buone relazioni”
tra cattolici e ortodossi. Si tratta di una risposta al messaggio autografo del Papa
consegnato lo scorso primo ottobre al Patriarca ortodosso dall’arcivescovo di Napoli,
cardinale Crescenzio Sepe, in occasione della sua visita a Mosca. Il servizio di Amedeo
Lomonaco:
Le parole
di Alessio II si saldano e si fondono con quelle di Benedetto XVI: ad intrecciarle
è lo stesso cammino alla luce del Vangelo ed il solco, comune per cattolici ed ortodossi,
della fede in Cristo. Rispondendo al Papa, il Patriarca afferma che la più grande
rivelazione del Vangelo, “Dio è amore”, dovrebbe divenire “un orientamento vitale
per tutti coloro che si considerano seguaci di Cristo”. La stessa prospettiva è indicata
dal Papa: nel suo messaggio rivolto ad Alessio II aveva riconosciuto nella fede in
Gesù un “legame che unisce i cuori in modo profondo”. Da questo comune vincolo scaturisce
per il Pontefice l’invito a “manifestare al mondo la testimonianza condivisa di vivere
insieme in modo rispettoso e pacifico”. Nella risposta di Alessio II tale testimonianza
diventa la leva per superare “la discordia e l’alienazione di questo secolo”, proclamando
“i valori eterni del cristianesimo al mondo moderno”. Le parole del Patriarca fanno
da eco a quelle del Santo Padre: i nostri tempi segnati da conflitti e dolori – aveva
scritto infatti il Pontefice – “rendono ancor più necessario affrettare il cammino
verso la piena unità di tutti i discepoli di Cristo, in modo che il gioioso messaggio
della salvezza sia diffuso a tutta l’umanità”. Ribadendo questa urgenza, Alessio II
sottolinea “le crescenti prospettive di sviluppare buone relazioni e una positiva
cooperazione” tra cattolici e ortodossi. Relazioni – aggiunge il Patriarca - che hanno
per fondamenta “radici comuni” e “posizioni convergenti” su molte questioni “che oggi
affliggono il mondo”. Alessio II, dopo aver espresso “profondissima stima e sincera
benevolenza” verso Benedetto XVI, termina la propria lettera augurando “buona salute”
al Papa e auspicando “l’aiuto di Dio” nel suo ministero pontificio.