Filippine: i vescovi contestano i risultati di un sondaggio sulla legge sulla salute
riproduttiva
Si intensifica nelle Filippine la battaglia attorno alla legge sulla salute riproduttiva,
la cui discussione parlamentare entrerà nel vivo il prossimo novembre. A riaccendere
le polemiche ha contribuito in questi giorni un sondaggio in base al quale sette filippini
su dieci sarebbero a favore del provvedimento, colpevole invece, secondo l’Episcopato,
di legalizzare l’aborto, diffondere l’uso di contraccettivi e una visione distorta
dell’educazione sessuale. Stando al sondaggio condotto dalla “Social Weather Stations”,
un istituto di ricerca indipendente, il 75% dei filippini approverebbe, inoltre, l’introduzione
dell’educazione sessuale nelle scuole. I dati sono tuttavia contestati dalla Chiesa
filippina, per la quale “l’indagine è un tentativo disperato di forzare il passaggio
di una legge le cui lacune morali e civili sono state ampiamente dimostrate nei dibattiti
pubblici e che sta perdendo rapidamente consenso in seno al Congresso”. In questi
termini si è espresso, a nome dei vescovi, mons. Paciano Aniceto, Presidente della
Commissione episcopale per la famiglia e la vita. L’arcivescovo ha affermato polemicamente
che i promotori del progetto di legge non possono vantare “alcun sostegno da parte
cattolica”, dal momento che alle ultime elezioni legislative i partiti anti-famiglia
non hanno ottenuto neanche un seggio. A dispetto di quello che dicono i sondaggi,
la Chiesa filippina è comunque determinata a continuare la sua battaglia. Lo ha ribadito
all’agenzia Ucan, Ligaya Acosta , la direttrice di “Human Life International Asia”,
che collabora nella campagna di raccolta firme lanciata dai vescovi contro la legge.
Il cardinale Gaudencio Rosales, da parte sua, ha invitato questa domenica i dirigenti
politici filippini ad occuparsi di altre cose più importanti per il Paese: “I legislatori
che vogliano veramente migliorare la vita della gente dovrebbero preoccuparsi piuttosto
di riparare le strade, costruire spazi per i giovani, migliorare la qualità della
scuola gratuita e obbligatoria e aiutare le famiglie”, ha detto l’arcivescovo di Manila,
ripreso dall’agenzia “Églises d’Asie”, durante la Santa Messa per la Giornata Mondiale
delle Missioni. (L.Z.)