2008-10-23 15:57:36

Cristiani e musulmani rafforzano dialogo e collaborazione in Europa


Si è conclusa oggi a Bruxelles la Conferenza europea islamo-cristiana promossa congiuntamente dalla Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità Europea (CCEE) e dalla Conferenza delle Chiese europee (KEK). “Cristiani e musulmani - si legge nel documento finale riportato dal SIR - sono chiamati a lavorare fianco a fianco nel modo più opportuno collaborando con lo Stato di cui fanno parte senza tuttavia essere asserviti ai Governi”. No dunque ad un confinamento della religione alla sfera personale delle persone e alla “richiesta di rinunciare alla propria identità religiosa” attraverso, per esempio, “il divieto di portare o esporre simboli religiosi in pubblico o la soppressione delle festività religiose con il pretesto che tutto ciò possa urtare la sensibilità degli altri credenti o andare contro i principi di uno Stato secolare”. Riaffermato “il principio di integrazione", cristiani e musulmani in qualità di cittadini e uomini di fede “offrono la loro testimonianza affinché l’essere umano scopra la propria identità attraverso il rapporto con Dio”. “Ciò ci spinge a ribadire – si legge ancora nella dichiarazione – l’importanza del ruolo vitale della famiglia, della dignità umana, della giustizia sociale, della cura dell’ambiente” così come “la condanna dell’uso della violenza in nome della religione". Per favorire la mutua conoscenza i firmatari propongono anche “l’apertura delle Chiese e delle moschee ai visitatori di altre comunità ed incontri accademici”. “Siamo chiamati a costruire ponti tra le culture e le fedi – conclude il documento - e l’Europa è chiamata ad essere un laboratorio di apprendimento sia per i cristiani che per i musulmani”. Si è dunque rinforzato “il rapporto con i musulmani", un progetto culturale che coinvolge tutti e al quale la Chiesa cattolica intende continuare ad offrire il suo contributo. Lo ha affermato ieri a Bruxelles padre Piotr Mazurkiewicz, nuovo segretario generale della Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità Europea (COMECE), al suo primo incontro con i giornalisti nella sede della stessa COMECE. Padre Mazurkiewicz si accinge a coordinare l’attività di questo organismo della Chiesa cattolica in Europa, presieduto dal vescovo di Rotterdam mons. Adrianus van Luyn. “La COMECE – ha spiegato il nuovo segretario – ha il compito di informare correttamente le Chiese europee dell’attività delle istituzioni e di riportare correttamente il pensiero delle stesse Chiese alle istituzioni realizzando così, nel rispetto e nell’autonomia di entrambi, un rapporto di cooperazione di fronte alle diverse esigenze dei cittadini”.(B.C.)







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