Continua la corsa spaziale dell’Asia. Dopo la Cina e il Giappone nel 2007, ora ci
prova l’India. La navicella di forma cubica, Chandrayaan-1, costruita dall’Organizzazione
per la ricerca spaziale indiana (ISRO) è decollata oggi alle 6.22, ora locale, dal
centro spaziale di Sriharikota, nel sud-est del Paese. La sonda, senza equipaggio
a bordo, entrerà in orbita dopo 16 ore di volo grazie ad un razzo vettore e raggiungerà
la luna, secondo alcune fonti, dopo 5 giorni e lì resterà per 2 anni. L’obiettivo
della missione è raccogliere informazioni sulla presenza di acqua e metalli preziosi
creando una mappa dettagliata delle caratteristiche minerali, chimiche e topografiche
del suolo lunare. La ricerca di Elio-3, sostanza rarissima sulla terra, resta lo scopo
principale della spedizione. L’isotopo, infatti, è utilizzato nella fusione nucleare
e potrebbe costituire un importante fonte di energia. La missione, che da quattro
anni ha mobilitato in India migliaia di scienziati è costata circa 79 milioni di dollari,
molto meno dei 187 della sonda cinese e dei 480 milioni di quella giapponese. Il passo
successivo alla navicella, ha spiegato il direttore dell'ISRO, sarà quello di inviare,
nel 2014, degli astronauti per poi lanciare la prima missione umana nel 2020. Il capo
dell'ISRO, Madhavan Nair, ha dichiarato che la giornata di oggi segna ''uno storico
momento'' per l’intero Paese. (F.A.)