Campagna internazionale di raccolta di firme contro l’aborto come “diritto umano”
L'Associazione “Catholic Family & Human Rights Institute” (C-FAM), unico gruppo pro-vita
che lavora esclusivamente nell’ambito della politica sociale dell’ONU, ha lanciato
una campagna per la raccolta di firme contro il riconoscimento, da parte dell’ONU,
dell’aborto come “diritto umano”. Infatti i gruppi abortisti stanno attuando pressioni
per fare in modo che nel 60º anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani, il
“diritto all’aborto” venga considerato come un ulteriore diritto. Come riferisce l'agenzia
Fides, nella ricorrenza del 60.mo anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani,
l’organizzazione C-FAM ha lanciato un appello internazionale intitolato “Chiamata
internazionale per i diritti e la dignità delle persone e della famiglia”, ricordando
che la Dichiarazione Universale è il risultato di uno standard comune per tutte le
persone e tutte le nazioni e che i diritti umani, la dignità, la libertà, l’uguaglianza,
la solidarietà e la giustizia costituiscono il patrimonio spirituale e morale sul
quale si basa l’unione delle Nazioni. C-FAM considera pertanto che si deve dare opportuna
rilevanza anzitutto al “diritto alla vita di ogni essere umano, dal suo concepimento
fino alla sua morte naturale, avendo ogni bambino o bambina il diritto ad essere concepito,
nato ed educato all’interno della sua famiglia, basata sul matrimonio tra un uomo
ed una donna, essendo la famiglia stessa il gruppo di unità naturale e fondamentale
della società”. Va salvaguardato altresì “il diritto di ogni bambino e bambina ad
essere educato dai suoi genitori, i quali hanno la priorità ed il diritto fondamentale
di scegliere il tipo di educazione da impartire ai propri figli”. Per questo, C-FAM
sollecita tutti i governi ad interpretare in maniera corretta la Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani dato che tutte le persone hanno diritto alla vita, alla libertà
e alla sicurezza personale (Articolo 3); gli uomini e le donne in età matura, senza
nessuna limitazione dovuta alla loro razza, nazionalità o religione, hanno diritto
a contrarre matrimonio e a stabilire una famiglia (Articolo 16); la famiglia è il
gruppo di unità naturale e fondamentale della società e ha diritto alla protezione
da parte della società e dello Stato (Articolo 16); la maternità e l’infanzia hanno
diritto all’assistenza e ad attenzioni speciali (Articolo 25); i genitori hanno il
diritto prioritario di scegliere il tipo di educazione che sarà dato ai loro figli
(Articolo 26). (R.P.)