L’importanza della presenza al Sinodo dei Vescovi del Patriarca ecumenico, Bartolomeo
I, secondo mons. Brian Farrell. "Migliorato il clima con il Patriarcato russo"
Un'espressione di "profonda gioia spirituale e di una esperienza viva della nostra
comunione". Con queste parole, Benedetto XVI ha voluto ringraziare spontaneamente,
sabato scorso, il Patriarca ortodosso ecumenico, Bartolomeo I, subito dopo il suo
intervento nell'Aula del Sinodo. Un intervento storico, che per la prima volta ha
visto un Patriarca ecumenico rivolgersi a un'assemblea sinodale di vescovi cattolici.
L'importanza di questo avvenimento viene sottolineata da mons. Brian Farrell,
segretario del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, nell'intervista alla
collega della redazione inglese della nostra emittente, Philippa Hitchen: R.
- Innanzitutto, devo ricordare che per l’Ortodossia il governo di tutti i vescovi
in comune con il loro capo è molto importante: pertanto, il Patriarca ha visto come
un segno di particolare significato ecclesiale l’invito del Santo Padre a venire a
parlare al Sinodo dei Vescovi. Ha apprezzato molto questo gesto. E' un momento storico
perché è la prima volta che un Patriarca ecumenico si dirige ai vescovi in Sinodo,
nella Chiesa cattolica.
D. - Ha ancora più significato
perché il Patriarca Bartolomeo I, la settimana scorsa, ha presieduto un incontro con
tutti i capi delle Chiese ortodosse nel mondo: un evento molto importante, che ha
visto anche la presenza del Patriarca di Mosca, Alessio II...
R.
- Penso che, essendo arrivato proprio il giorno seguente a Roma, è come se avesse
portato con lui tutta la forza di quella Comunione che hanno le Chiese ortodosse.
D.
- Una speranza in più per il tanto desiderato incontro tra il Papa e il Patriarca
di Mosca…
R. - Penso che tutte le indicazioni vadano
in questa direzione. Che ci sia, un giorno, un incontro lo speriamo tutti. Come sarà,
quando sarà e dove sarà, questo è ancora da definire. Ma, malgrado le difficoltà tra
noi e il Patriarcato della Chiesa ortodossa russa, il clima è cambiato: da qualche
tempo è migliorato, non tutte le difficoltà sono state superate, ma ogni incontro
è un passo in avanti. Il Signore saprà quando l’incontro - che sarebbe il simbolo
di una pacificazione più completa - ci sarà.