La Chiesa può intervenire con giudizi morali anche su questioni politiche che interessano
la dignità della persona: così il Papa ai vescovi dell’Ecuador
Reclamare l’attenzione della società sui valori che rendono la vita umana più giusta
e solidale: il compito assegnato da Benedetto XVI ai vescovi dell’Ecuador in visita
ad Limina, ricevuti stamane nella Sala del Concistoro in vaticano. Servizio di Roberta
Gisotti: Vi
chiedo un grande sforzo da compiere non senza sacrifici, ha detto il Papa ai presuli
ecuadoregni. Sebbene l’attività delle Chiesa non possa confondersi con gli affari
politici – ha chiarito Benedetto XVI - può offrire all’insieme della comunità umana
il proprio contributo attraverso la riflessione e i giudizi morali, anche su questioni
politiche che interessano in modo particolare la dignità della persona. Tra
queste, il Santo Padre ha posto in evidenza per l’importanza che rivestono per il
futuro del popolo ecuadoregno: “la promozione e la stabilità della famiglia, fondata
sul vincolo dell’amore tra un uomo ed una donna, la difesa della vita umana dal primo
momento del concepimento fino al suo termine naturale, e così pure la responsabilità
dei genitori nell’educazione morale dei figli, attraverso la quale si trasmettono
alle nuove generazioni i grandi valori umani e cristiani che hanno forgiato l’identità
degli ecuadoregni". Ha raccomandato poi il Papa che si presti attenzione speciale
all’azione caritativa verso tutte le persone in stato di necessità: “anziani, bambini
emigrati, e così anche donne abbandonate e maltrattate”. Per realizzare tutto ciò
la Chiesa dell’Ecuador ha osservato il Papa ha bisogno di “un laicato maturo e impegnato
che con una solida formazione dottrinale e una profonda vita interiore, viva la propria
vocazione specifica: quella di illuminare con la luce di Cristo la realtà umana, sociale,
culturale e politica”. Tra le questioni pastorali Benedetto
XVI ha incoraggiato l’impegno missionario, che poggia in particolare sui sacerdoti
e sui religiosi e l’impegno vocazionale che deve coinvolgere gruppi, movimenti e persone
che operano nelle diocesi, a fronte della scarsità del clero in molte zone del Paese. Ricordiamo
che l’Ecuador è tra i Paesi più poveri dell’America Latina, interessato negli ultimi
anni da turbolenze socio-politiche, che hanno infine portato all’elezione nel novembre
2006 dell’attuale presidente e capo del Governo, Rafael Correa. Circa 13 milioni e
mezzo i suoi abitanti, per oltre il 90 per cento cattolici.