Sabato a Brescia la cerimonia di consegna del Nobel Missionario
Un missionario che in Burundi ha lavorato per il bene comune e l’unità a dispetto
della guerra civile; una suora dapprima impegnata nella promozione della donna e dei
poveri in Malawi e poi in Kenya; due instancabili medici di un ospedale missionario
in Zambia: sono i missionari religiosi e laici cui è stato assegnato quest’anno il
premio “Cuore Amico”, alla sua 18.ma edizione, che sarà consegnato a Brescia sabato
prossimo, come sempre alla vigilia della Giornata missionaria mondiale. Il premio,
rende noto l’agenzia Misna, conosciuto anche come “Nobel Missionario”, è stato istituto
da don Mario Pasini, è assegnato dall’omonima associazione “Cuore Amico” e sostiene
in modo diretto i progetti in terra di missione. Tra i selezionati dalla commissione
dell’associazione quest’anno, c’è padre Bruno Ghiotto, missionario saveriano da quattro
decenni in Burundi, rimasto nel Paese anche nei momenti più difficili della guerra
civile. Premiata anche suor Lucia Armanni dell’Istituto delle Suore Sacramentine,
che negli anni ’80 ha lavorato nei villaggi più sperduti del Malawi e poi, dal 1992,
in Kenya ha realizzato una grande scuola materna, divenuta subito un modello per altre
scuole. Suor Lucia ha anche svolto un ruolo attivo di aiuto e difesa dei più deboli
durante le violenze scoppiate in seguito alle contestate consultazioni politiche dello
scorso dicembre. Il chirurgo Paolo Marelli e il medico anestesista Elisa Facelli sono
i missionari laici inviati in Zambia della diocesi di Milano, che si sono succeduti
alla direzione dell’ospedale missionario “Mtendere” (pace) a Chirundu, divenuto punto
di riferimento fondamentale, anche per il progetto di telemedicina, in un Paese con
scarse risorse destinate alla sanità. (V.V.)