Raccolti in una pubblicazione i pareri dei vescovi europei su scienza ed etica
“Scienza ed etica” è il titolo della pubblicazione che raccoglie 16 pareri elaborati
nell’ultimo anno dal Gruppo di Riflessione Bioetica della Commissione degli Episcopati
della Comunità Europea (COMECE). Il testo, annunciato dal segretariato della Commissione,
ha l’obiettivo di risvegliare “l’interesse per le questioni bioetiche” e promuovere
“un clima favorevole al dialogo tra Chiesa, mondo politico, scientifico ed economico”.
Gli studi del Gruppo spaziano dagli “aspetti etici della donazione degli organi” alle
“questioni etico-antropologiche legate alla creazione di organismi ibridi uomo-animale”,
si legge in una nota di cui riferisce l’agenzia Zenit; dalle “questioni sollevate
dalla nanomedicina e dalla brevettabilità delle cellule staminali umane”. “I temi
bioetici svolgono un ruolo sempre più importante nei diversi ambiti della politica
europea”, afferma il segretariato COMECE, citando la controversia legata alla “promozione
della clonazione e l’utilizzo delle cellule staminali da embrione umano per la ricerca
scientifica, che si è avvalsa del programma quadro di ricerca europeo”. Anche in merito
alla proposta di direttiva in materia di donazione d’organi destinati al trapianto,
osserva, “non mancano questioni etiche fondamentali, in particolare la libera volontà
dei donatori e il principio di non commercializzazione del corpo umano e delle sue
parti”. Proprio in vista del significato delle questioni bioetiche per la politica
europea, la COMECE ha avviato nel 1996 il Gruppo di Riflessione Bioetica, che ha lo
scopo di “esaminare le questioni bioetiche studiando le loro implicazioni per l'Unione
Europea e le sue istituzioni e allo stesso tempo informare i Vescovi della COMECE
e le loro Conferenze Episcopali su questi temi”. (V.V.)