2008-10-13 16:09:24

Missionario in Congo: “l’appello del Papa è importante per la pace in nord Kivu”


“Ho seguito in diretta televisiva l'Angelus del Santo Padre. Io e i miei confratelli lo ringraziamo di cuore per l'appello da Lui lanciato per la pace nel Kivu” dice all'Agenzia Fides un missionario (che per ragioni di sicurezza ha chiesto di non divulgare il suo nome) che opera nell'est della Repubblica Democratica del Congo. “Con questo appello Papa Benedetto XVI ha dato voce a coloro che sono dimenticati dai mezzi di comunicazione internazionali ed ha gettato una luce su un'area che rimane spesso nell'ombra” afferma il missionario. “Penso che questa sia l'ennesima dimostrazione della forza della Chiesa cattolica, che è allo stesso tempo capillare, diffusa sul territorio, e centralizzata: chi è ai vertici ascolta le sofferenze del gregge a Lui affidato e si fa interprete delle loro esigenze”. Il missionario, che si trova nel sud Kivu è cautamente fiducioso per il futuro: “La nostra impressione è che non vi sarà una guerra su vasta scala. Per il momento il conflitto è limitato al nord Kivu, dove vi sono certamente situazioni di grande sofferenza (si ricordi che vi sono 1 milione e 200mila sfollati), ma non mi sembra che vi siano le condizioni per l'estensione del conflitto ad altre aree. È vero, la gente è molto preoccupata, ma la vita continua”. “Credo però che sia fondamentale tenere viva l'attenzione della comunità internazionale sull'est del Congo, altrimenti si rischia di creare le condizioni (in primo luogo la distrazione delle grandi potenze, degli altri Paesi africani e dell'opinione pubblica internazionale) per una guerra più estesa. L'appello del Santo Padre è quindi un passo importante per la pace” conclude il missionario. (V.V.)







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