2008-10-13 16:12:25

Comece: plenaria d’autunno dal 12 al 14 novembre


Dal 3 novembre la Commissione episcopati delle Comunità europee (Comece) ha una nuova sede a Square de Meeûs 19/1, sempre a Bruxelles, che verrà inaugurata nel corso della plenaria d'autunno. Preceduta dal Servizio di informazione pastorale europeo cattolico (Sipeca 1976-1980), la Comece ha visto la luce a Bruxelles il 3 marzo 1980, quale strumento di collegamento tra Conferenze episcopali e la Comunità europea. Essa è composta da 24 vescovi delegati di altrettante Conferenze episcopali dell'Ue. I vescovi di Croazia e Svizzera partecipano come osservatori. Scopo della Commissione, accompagnare e analizzare il processo politico dell'Ue, informare le Chiese sugli sviluppi della legislazione e delle politiche europee, incoraggiare la riflessione sulle sfide poste dall'Europa. Dal 2006 a guidarla è mons. Adrianus Herman van Luyn, vescovo di Rotterdam. Nuovo segretario generale dal 1° ottobre, succeduto a mons. Noël Treanor, ordinato vescovo di Down & Connor (Irlanda del Nord), è padre Piotr Mazurkiewicz, sacerdote dell'arcidiocesi di Varsavia, specialista di questioni europee e direttore dell'Istituto di politologia all'Università "Cardinal Stefan Wyszynski". Il segretariato della Comece ha espresso apprezzamento per la proposta della Commissione europea di prolungare la durata minima del congedo di maternità in Europa da 14 a 18 mesi. "Questa misura - si legge in una nota - può infatti consentire alle donne di conciliare meglio lavoro e vita familiare, garantendo al tempo stesso maggiore equità salariale tra uomini e donne" e "potrebbe inoltre contribuire ad arrestare la flessione delle nascite in Europa". "La proposta di revisione della Direttiva 92/85/Cee sulla tutela della maternità" prosegue la nota - fa parte del 'pacchetto famiglia' presentato il 3 ottobre dal commissario agli affari sociali Vladimir Spidla" e si prefigge di creare una situazione omogenea nei 27 Stati membri, prolungando il congedo fino ad un minimo di 18 settimane "con il mantenimento del salario e la garanzia di ritrovare al rientro un posto equivalente a quello dell'inizio del congedo". La Comece ravvisa un ulteriore passo avanti nella possibilità per la madre che riprende il lavoro di "chiedere al suo datore di lavoro una maggiore flessibilità nell'orario". Il segretariato Comece incoraggia inoltre gli Stati membri a "rispettare gli obiettivi di Barcellona (2002) di realizzare entro il 2010 strutture di accoglienza per almeno il 90% dei bambini fra i tre anni e l'età scolare, e per almeno il 33% dei piccoli con meno di tre anni", e invita infine il Consiglio dei ministri e il Parlamento europeo a "fare della riconciliazione tra lavoro e vita familiare uno dei principali fari della politica sociale europea che dovrebbe inoltre guidare altri progetti di legge come, ad esempio, l'attuale revisione della Direttiva 2003/88/Ce sui tempi del lavoro". (L.B.)







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