2008-10-13 16:03:06

Campagna "EuropAfrica" per rilanciare l'agricoltura e vincere la fame nel continente africano


A pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre, inserita nell’ambito della sessione del Comitato di Sicurezza Alimentare Mondiale della FAO, si è svolto a Roma il Congresso internazionale della Campagna EuropAfrica, dal titolo: “L’agricoltura familiare reagisce alla ‘crisi’ alimentare, quale appoggio da parte delle politiche agricole?”. A seguirlo, per noi, c’era Salvatore Sabatino:RealAudioMP3

Politiche agricole, commercio, integrazione regionale, ma anche modelli di produzione e di sviluppo dei territori alla luce dell’attuale crisi alimentare. Un dibattito, quello svoltosi a Roma, centrato sulle risposte che l’agricoltura familiare può offrire a fronte di un modello globalizzato che penalizza l’Africa e i suoi produttori. Nora McKeon, della Campagna EuropAfrica:
 
“In Africa, sono convinti che ci vogliano delle regole, che ci vogliano delle politiche agricole, ma queste politiche devono essere tagliate sulle realtà africane e devono promuovere quell’agricoltura familiare che fa vivere la stragrande maggioranza di queste regioni. Oggi si trovano, infatti, in una situazione di estrema difficoltà e si è capito che la parola ‘sovranità alimentare’ che rappresenta la nostra bandiera, non è una ideologia, ma è un’idea molto pertinente che dice che ogni regione ed ogni Stato ha il diritto-dovere di attuare delle politiche agricole che possano garantire il diritto al cibo di tutti i cittadini. E’ evidentemente molto meglio produrre il cibo a casa propria, che doverlo importare da un mercato mondiale dall’andamento imprevedibile”. 
La questione della crisi alimentare ha fatto tornare alla ribalta il tema dell’agricoltura, del cibo e della loro importanza come priorità assolute per l’umanità a livello globale. Il Congresso ha posto l’accento sul fatto che la crisi non riguarda solo l’agricoltura africana che non decolla, ma colpisce a livello globale creando una solidarietà e un sentire comune per un’azione verso obiettivi condivisi. La parola è poi andata ai diretti interessati: organizzazioni di piccoli produttori di cibo, sia africane che europee. Di gravi responsabilità politiche ha parlato poi Ndiogou Fall, uno dei leader del Movimento contadino africano:
 
“L’Afrique a des énormes potentialitees agricoles…In Africa ci sono enormi potenziali agricoli, ma tuttavia è un continente che soffre la carestia. Questo è un controsenso, dovuto al fatto che non ci sono politiche che valorizzino l’agricoltura, la produzione di questo settore. Bisogna di conseguenza rivedere la governance per quanto riguarda l’alimentazione e l’agricoltura”.







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