2008-10-13 16:12:00

Australia: per la Chiesa la nuova legge sull’aborto è un “tradimento dell’umanità”


Una sconfitta per la vita, per la società, per la convivenza civile. Un autentico “tradimento dell’umanità, della donna, degli innocenti bambini non-nati”. Così l’arcivescovo di Melbourne, mons. Denis Hart, ha definito, in un discorso colmo di amarezza ripreso dall'agenzia Fides, la recente approvazione della Legge sull’aborto nello Stato australiano di Vittoria. L’arcivescovo ha notato che la legge non servirà a ridurre la percentuale degli aborti clandestini nello Stato, ma che sarà lo strumento per uccidere oltre 20.000 bambini all’anno, ai quali sarà negato il diritto alla vita. La comunità cristiana ha accolto con disappunto il parere favorevole del Parlamento statale, che ha dato il via alla nuova legge sull’aborto. I cristiani hanno organizzato nei giorni scorsi marce e veglie di preghiera per sensibilizzare la popolazione, l’opinione pubblica e le autorità politiche sul tema. Ma la discussione in Parlamento, dopo un dibattito-maratona prolungatosi fino all’8 ottobre, si è conclusa con un voto favorevole al provvedimento, anche se i due maggiori partiti si sono divisi al loro interno fra favorevoli e contrari. Nelle comunità cristiane di tutte le confessioni circola grande delusione. L’arcivescovo ha comunque sottolineato, con una decisione definita “irrevocabile”, che gli aborti non saranno effettuati in ospedali o strutture sanitarie cattoliche, chiedendo che ai medici cattolici operanti in strutture pubbliche, sia concessa la possibilità dell’obiezione di coscienza. Secondo gli attivisti dei Movimento per la Vita, il voto avrà un effetto devastante nella società, soprattutto sui giovani, immettendo una cultura che promuove l’uso disinvolto e la svalutazione della vita umana, dell’esperienza stessa del dare la vita, della valore della relazione fra uomo e donna e del loro compito generativo. (R.P.)







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