2008-10-11 16:06:10

La croce di suor Leonella Sgorbati nella chiesa di San Bartolomeo a Roma


Poco più di due anni dopo la sua uccisione, la piccola croce di suor Leonella Sgorbati entrerà domani nella chiesa di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, a Roma, luogo memoriale dei testimoni della fede, affidato alla cura della Comunità di Sant’Egidio e sarà esposta insieme con tante altre reliquie dei testimoni del secolo scorso. L’ingresso della croce sarà accompagnato da una celebrazione eucaristica alle ore 12, a cui parteciperanno, tra gli altri, la Superiora generale delle Suore Missionarie della Consolata, suor Gabriella Bono con tutto il Consiglio Generale, la responsabile regionale del Kenya, suor Jacinta Theuri, che ha conosciuto personalmente suor Leonella e un gruppo di giovani suore del Kenya di cui lei stessa aveva curato la formazione. Ci saranno anche il superiore generale dei Missionari della Consolata, ramo maschile dell’Ordine, padre Aquileo Fiorentini, con il suo Vicario, padre Stefano Camerlengo. Erano le 12.30 del 17 settembre 2006, Suor Leonella Sgorbati, sessantasei anni, missionaria della Consolata, aveva appena terminato la lezione alla Scuola Infermieri da lei fondata presso l’ospedale di Mogadiscio. Uscita, venne raggiunta per strada da sette proiettili sparati da una banda armata e si accasciò a terra. Con lei, fu colpito anche Mohamed Mahamud, la sua guardia del corpo, musulmano, papà di quattro figli. Le consorelle accorsero precipitosamente e tentarono di soccorrere entrambi. Furono portati in fretta in sala operatoria, ma non ci fu niente da fare. Le ultime parole di suor Leonella, dette con un filo di voce, furono: “perdono, perdono, perdono”. (V.V.)







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