2008-10-11 15:53:29

La Chiesa canadese esorta i candidati alle elezioni a fare degli aiuti allo sviluppo una priorità


Il direttore esecutivo dell’agenzia dei vescovi canadesi per lo sviluppo e la pace Michael Casey ha esortato i candidati alle prossime elezioni federali del 14 ottobre a fare degli aiuti allo sviluppo internazionale una priorità della loro agenda politica. “Chiediamo che i politici canadesi si assumano la responsabilità di promuovere il ruolo del nostro Paese nel contesto sociale ed economico globale per fare in modo che esso diventi più favorevole e giusto verso i poveri”, si legge in una lettera aperta diffusa nei giorni scorsi. La lettera rileva che se, grazie ad alcuni recenti provvedimenti, il Canada ha migliorato la qualità dei suoi programmi di aiuto allo sviluppo, c’è ancora spazio per ulteriori miglioramenti quantitativi e qualitativi. Attualmente il Paese contribuisce allo sviluppo internazionale con lo 0,28 per cento del PIL, figurando al 16.mo posto tra i Paesi dell’OCSE. Secondo gli Obiettivi del Millennio fissati dall’ONU dovrebbero arrivare allo 0,7 per cento. La lettera chiede che venga fissata una data certa per il raggiungimento di questo obiettivo. A questo aggiunge altre cinque priorità: la riduzione e cancellazione del debito dei Paesi poveri; l’adozione di misure commerciali a tutela dei piccoli contadini e la riduzione dei sussidi agricoli nei Paesi sviluppati per rendere il commercio internazionale più equo; la promozione dell’agricoltura per ridurre la fame e la povertà; una moratoria sulla costruzione di pozzi petroliferi per ridurre l’emissione dei gas serra nei limiti fissati dal Protocollo di Kyoto; la piena attuazione delle delibere assunte nel 2007 dal Canada per rendere le compagnie estrattive canadesi “responsabili del loro operato all’estero”. (L.Z.)







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