Kenya: appello della Chiesa contro il carovita e l'abbandono degli sfollati
La Chiesa cattolica del Kenya esprime forte preoccupazione per la situazione degli
sfollati interni e per il forte aumento dei prezzi degli alimenti di base che minacciano
l’esistenza di milioni di persone. In una dichiarazione intitolata “Il pianto attuale
della nazione”, ripresa dall'Agenzia Fides, la Commissione Episcopale “Giustizia e
Pace” del Kenya osserva che “in campi come quelli di Nakuru, Eldoret, Kirathimo a
Limuru e Naivasha è impressionante il numero di persone che necessitano di assistenza”.
“Quei pochi a cui era stato promesso di tornare alle loro aziende agricole - si legge
nel testo - sono stati abbandonati per la strada; esortiamo il governo e le organizzazioni
ad adottare misure per porre fine alla sofferenza di queste persone attraverso interventi
incentrati sulla persona che siano efficaci ed efficienti”. “Constatiamo con dispiacere
– si sottolinea poi nel documento - che ci sono persone che muoiono di fame in mezzo
a noi. Anche quelli che dispongono di denaro non riescono a comprare il cibo”, a causa
del continuo aumento dei prezzi. La Commissione “Giustizia e Pace” esorta quindi le
autorità del Kenya ad operare per migliorare la situazione economica: “La nostra economia
è stata così duramente colpita al punto che coloro che hanno redditi medio-bassi non
riescono a far fronte alle spese. Il divario tra ricchi e poveri è in continua espansione.
Chiediamo ai nostri esperti economici di trovare il modo di trovare una via di uscita”.
“Le autorità preposte ai controlli – si legge infine nel documento - dovrebbero dimostrare
che stanno facendo il loro dovere. Non possiamo accettare di essere una nazione di
transito per la droga e di scarico di merci contraffatte”. (A.L.)