2008-10-10 14:37:15

Presentato a Roma il nuovo libro del cardinale Comastri dal titolo "Gesù...e se fosse tutto vero?"


In una sala gremita, fra letture, musiche e cori, è stato presentato ieri in Campidoglio, a Roma, l’ultimo libro del cardinale Angelo Comastri, arciprete della Papale Basilica di San Pietro e Vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano. Dal titolo “Gesù…e se fosse tutto vero?”, edito dalla San Paolo, il volume ripercorre la vicenda di Cristo, dalle profezie che annunciarono la sua venuta fino al mistero della morte e resurrezione, per poi anticiparne il ritorno alle fine dei tempi. Il servizio di Claudia Di Lorenzi:RealAudioMP3

Raschiate gli affreschi e portate via i quadri, buttate nel fuoco messali, breviari ed eucologi, e la vita di Cristo riempie musei e gallerie, il suo nome e le sue parole in tutti i libri della letteratura. Sui muri delle chiese e delle scuole, in cima ai campanili, ai tabernacoli e ai monti, a capo dei letti e sopra le tombe: milioni di croci rammentano la morte del Crocifisso. “Per quanto si faccia, Cristo è una fine e un principio”. Così il Cardinale Angelo Comastri introduce alla vicenda di Cristo nella sua ultima fatica letteraria. Un inno appassionato e vibrante a Colui che è Signore della Storia, un tributo d’amore che all’amore incommensurabile di Dio risponde, quale tappa di un cammino di fede, intimo e personale, che vede l’uomo lasciarsi conquistare dal Mistero di Cristo. Ascoltiamo il cardinale Angelo Comastri:

 
R. – Per me è motivo di grande gioia dire davanti a tutti chi è che ha reso felice la mia vita, ed è Gesù Cristo. Insieme con me lo possono dire miliardi e miliardi di persone. Questo è un argomento che ci permette di dire “Gesù Cristo è Dio”, perché soltanto Dio può fare cose simili. Ho voluto dare questo taglio autobiografico per far capire che anche un credente fa un cammino dentro la fede. La fede non è come un sasso della strada sul quale si inciampa. La fede riempie la vita e la rende un’avventura meravigliosa, la rende un Magnificat, come l’ha vissuta Maria.

 
Una proposta che sgorga incontenibile da un cuore assetato di infinito, vinto da quel Gesù – sottolinea il porporato ricordando la figura del Cristo tratteggiata dal Santo Padre nel libro dedicato a “Gesù di Nazareth” - che in sé riunisce l’umano e il divino, terra e cielo, e che irrompe nella storia umana e la illumina di senso. Ancora il cardinale Comastri:

 
R. – La grande novità che Gesù ha portato nel mondo proprio riguardo a Dio è questa, e la poteva portare soltanto Dio, perché Dio solo può raccontare chi è Dio. Ebbene Gesù ci ha detto che la vera onnipotenza di Dio è l’onnipotenza dell’amore. E Dio con l’amore aggredisce la cattiveria umana, rinnova la storia umana, cerca di togliere i macigni di peccato, di egoismo e di orgoglio che noi creiamo. A noi l’amore sembra una forza debole, ma l’amore ha generato Sant’Agostino, San Francesco, San Vincenzo de’ Paoli, San Giovanni Bosco, Madre Teresa di Calcutta, ha generato Giovanni Paolo II. Quindi, noi abbiamo davanti agli occhi l’esempio vivente che l’amore veramente cambia il mondo.

 
Un Amore – aggiunge il porporato – che non comanda e non si impone, ma “si propone e si offre”, lasciando all’uomo la libertà di rispondere. Chi si fa sordo a questo invito ed estromette il divino dalla propria esistenza – osserva ancora citando Nietzsche - brancola nel buio senza direzione, perché è Dio l’unica via percorribile. Una strada, quella della fede, che tuttavia non conosce mezze misure e a chi risponde chiede un’adesione consapevole e radicale. Lo sottolinea Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito:

 
R. – Il libro è un invito a superare l’ignoranza, l’analfabetismo, l’ipocrisia talvolta, che si riscontra intorno al messaggio cristiano, alla fede cristiana, all’identità cristiana.

 
Un invito alla concretezza della fede che in sé racchiude una promessa di felicità. Ancora il cardinale Comastri:

 
R. – Incontrate Gesù Cristo è l’unico incontro che può dare senso alla vita. Senza incontrare Gesù Cristo noi ci troviamo drammaticamente soli, spenti nel vivere la vita. Solo Gesù Cristo è entusiasmo.

 
Una sollecitazione per l’oggi che si accompagna ad un augurio per il domani: “Sul modello di Madre Teresa di Calcutta – ha detto in conclusione il porporato – siate tutti gocce d’acqua pulita su cui si riflette il volto di Dio” per portare a Lui un giorno una valigia traboccante di sola carità.







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