Presentato a Roma il nuovo libro del cardinale Comastri dal titolo "Gesù...e se fosse
tutto vero?"
In una sala gremita, fra letture, musiche e cori, è stato presentato ieri in Campidoglio,
a Roma, l’ultimo libro del cardinale Angelo Comastri, arciprete della Papale Basilica
di San Pietro e Vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano. Dal titolo
“Gesù…e se fosse tutto vero?”, edito dalla San Paolo, il volume ripercorre la vicenda
di Cristo, dalle profezie che annunciarono la sua venuta fino al mistero della morte
e resurrezione, per poi anticiparne il ritorno alle fine dei tempi. Il servizio di
Claudia Di Lorenzi:
Raschiate
gli affreschi e portate via i quadri, buttate nel fuoco messali, breviari ed eucologi,
e la vita di Cristo riempie musei e gallerie, il suo nome e le sue parole in tutti
i libri della letteratura. Sui muri delle chiese e delle scuole, in cima ai campanili,
ai tabernacoli e ai monti, a capo dei letti e sopra le tombe: milioni di croci rammentano
la morte del Crocifisso. “Per quanto si faccia, Cristo è una fine e un principio”.
Così il Cardinale Angelo Comastri introduce alla vicenda di Cristo nella sua ultima
fatica letteraria. Un inno appassionato e vibrante a Colui che è Signore della Storia,
un tributo d’amore che all’amore incommensurabile di Dio risponde, quale tappa di
un cammino di fede, intimo e personale, che vede l’uomo lasciarsi conquistare dal
Mistero di Cristo. Ascoltiamo il cardinale Angelo Comastri:
R.
– Per me è motivo di grande gioia dire davanti a tutti chi è che ha reso felice la
mia vita, ed è Gesù Cristo. Insieme con me lo possono dire miliardi e miliardi di
persone. Questo è un argomento che ci permette di dire “Gesù Cristo è Dio”, perché
soltanto Dio può fare cose simili. Ho voluto dare questo taglio autobiografico per
far capire che anche un credente fa un cammino dentro la fede. La fede non è come
un sasso della strada sul quale si inciampa. La fede riempie la vita e la rende un’avventura
meravigliosa, la rende un Magnificat, come l’ha vissuta Maria.
Una
proposta che sgorga incontenibile da un cuore assetato di infinito, vinto da quel
Gesù – sottolinea il porporato ricordando la figura del Cristo tratteggiata dal Santo
Padre nel libro dedicato a “Gesù di Nazareth” - che in sé riunisce l’umano e il divino,
terra e cielo, e che irrompe nella storia umana e la illumina di senso. Ancora il
cardinale Comastri:
R. – La grande novità che Gesù
ha portato nel mondo proprio riguardo a Dio è questa, e la poteva portare soltanto
Dio, perché Dio solo può raccontare chi è Dio. Ebbene Gesù ci ha detto che la vera
onnipotenza di Dio è l’onnipotenza dell’amore. E Dio con l’amore aggredisce la cattiveria
umana, rinnova la storia umana, cerca di togliere i macigni di peccato, di egoismo
e di orgoglio che noi creiamo. A noi l’amore sembra una forza debole, ma l’amore ha
generato Sant’Agostino, San Francesco, San Vincenzo de’ Paoli, San Giovanni Bosco,
Madre Teresa di Calcutta, ha generato Giovanni Paolo II. Quindi, noi abbiamo davanti
agli occhi l’esempio vivente che l’amore veramente cambia il mondo.
Un
Amore – aggiunge il porporato – che non comanda e non si impone, ma “si propone e
si offre”, lasciando all’uomo la libertà di rispondere. Chi si fa sordo a questo invito
ed estromette il divino dalla propria esistenza – osserva ancora citando Nietzsche
- brancola nel buio senza direzione, perché è Dio l’unica via percorribile. Una strada,
quella della fede, che tuttavia non conosce mezze misure e a chi risponde chiede un’adesione
consapevole e radicale. Lo sottolinea Salvatore Martinez, presidente
del Rinnovamento nello Spirito:
R. – Il libro è
un invito a superare l’ignoranza, l’analfabetismo, l’ipocrisia talvolta, che si riscontra
intorno al messaggio cristiano, alla fede cristiana, all’identità cristiana.
Un
invito alla concretezza della fede che in sé racchiude una promessa di felicità. Ancora
il cardinale Comastri:
R. – Incontrate Gesù Cristo
è l’unico incontro che può dare senso alla vita. Senza incontrare Gesù Cristo noi
ci troviamo drammaticamente soli, spenti nel vivere la vita. Solo Gesù Cristo è entusiasmo.
Una
sollecitazione per l’oggi che si accompagna ad un augurio per il domani: “Sul modello
di Madre Teresa di Calcutta – ha detto in conclusione il porporato – siate tutti gocce
d’acqua pulita su cui si riflette il volto di Dio” per portare a Lui un giorno una
valigia traboccante di sola carità.