India: sugli attacchi contro i cristiani un gesuita illustra l’ideologia dell’hindutva
Le violenze non si fermano. Nonostante le pressioni internazionali e le misure adottate
dal governo federale, in diversi Stati dell’India i cristiani sono ancora nel mirino.
Anche durante il Sinodo dei Vescovi, in corso in Vaticano, il Card. Varkey Vithaithil,
presidente della Conferenza episcopale dell’India, nel suo intervento ha parlato della
“persecuzione contro i cristiani indiani”, ricevendo la solidarietà del Papa e della
Chiesa universale. Solo nello Stato dell’Orissa - riferisce l'agenzia Fides - la campagna
di attacchi anticristiani, iniziata oltre un mese fa, ha provocato la morte di 60
persone e la fuga di oltre 50 mila. Di questi almeno 15 mila sono stati accolti in
campi profughi gestiti dal governo. Ma i campi vengono assaltati da membri di gruppi
radicali indù e migliaia di cristiani per questo sono fuggiti in aree più sicure,
mentre dalla diocesi di Bhubaneshwar giungono notizie di altre violenze e villaggi
incendiati. La leva emozionale e razionale che ha scatenato gli attacchi è l’ideologia
dell’hindutva (“induità”) che intende eliminare le minoranza religiose non indù dal
subcontinente. La storia, i pilastri, le organizzazioni, le strategie che fanno riferimento
all’hindutva, sono state illustrate in un articolo-saggio realizzato dal gesuita indiano
padre Sunny Jacob. La ricostruzione del religioso aiuta a comprendere le motivazioni,
le mosse, gli obiettivi della campagna di attacchi anticristiani. Le ragioni politiche
(la ricerca di consenso per elezioni del prossimo anno in diversi stati) si mescolano
a quelle sociali (la volontà di perpetrare il sistema castale) e a quelle religiose
(vedere i cristiani come minaccia per la religione indù). Si devono notare l'ascesa
progressiva dei gruppi radicali indù nella società indiana (ricordiamo che è uno di
loro ad aver ucciso Gandhi); la questione delle cosiddette “leggi anti-conversioni”,
approvate negli anni scorsi in diversi Stati indiani; la galassia dei gruppi radicali
indù. Va anche detto che molti leader indù, come la larga maggioranza degli indiani,
propongono uno spirito di dialogo e di tolleranza. Per questo la Chiesa sta cercando
l'appoggio ufficiale e pubblico di questi leader: per far capire a tutti che l'ideologia
dei radicali è un tradimento della stessa religione indù. (R.P.)