L'elezione dei membri per la Commissione del Messaggio, chiude la quinta giornata
di lavori del Sinodo dei Vescovi
Con l’elezione dei membri per la Commissione del Messaggio, si è conclusa oggi la
quinta giornata di lavori del Sinodo dei Vescovi, in corso in Vaticano sul tema “La
Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”. In serata, hanno parlato
davanti ai padri sinodali due delegati fraterni: il rev. Gunnar Stälseet, della Federazione
Mondiale Luterana e il rev. Robert Welsh dei Discepoli di Cristo. Il servizio di Isabella
Piro:
Affrontato
poi anche il tema dell’ecumenismo, in particolare il rapporto che esiste tra di esso
e la Sacra Scrittura. Si può sperare – è emerso dall’Aula del Sinodo – un riavvicinamento
forte delle diverse confessioni cristiane, grazie all’accoglienza della Parola di
Dio, perché il dialogo ecumenico non può basarsi solo su tentativi e strategie meramente
umane. Ma a che punto si è del cammino ecumenico? Ascoltiamo il cardinale Angelo Bagnasco,
presidente della Conferenza episcopale italiana:
R. - Viviamo di passi nella
continuità del Magistero della Chiesa, della tradizione viva della Chiesa, dei Papi.
Si compiono dei passi nella via dell’ecumenismo, che è una via che vorremmo naturalmente
fosse più veloce, ma i tempi di Dio non sono i nostri. Questi passi, però, nella via
dell’ecumenismo si compiono con grande fiducia e con grande speranza.
D. –
Al Sinodo partecipano vescovi provenienti da tutto il mondo. Cosa l’ha colpita degli
interventi degli altri presuli?
R. – Le eco delle loro comunità di provenienza.
Si sente moltissimo nelle loro parole, nei loro racconti, nelle esperienze e nelle
problematiche le eco delle loro comunità, che sono fervide, che sono impegnate o che
vivono anche situazioni molto drammatiche di persecuzione, di secolarismo, di grande
penuria di clero o di grande povertà materiale.
D. – Siamo a metà della prima
settimana dei lavori del Sinodo ed è presto per tracciare delle conclusioni naturalmente:
possiamo però dire quale clima si respira in Aula?
R. – E’ un clima di grande
comunione tra noi vescovi, ma anche di grande gioia per poter parlare della Parola
di Dio nella vita e nella missione della Chiesa, perché tutti quanti come pastori,
ma anzitutto come credenti, sappiamo bene quanto sia fondamentale il mistero della
Parola di Dio intesa prima di tutto come il Verbo Santo che è Cristo e poi attraverso
anche le Scritture, la Tradizione e il Magistero.