2008-10-09 16:15:05

Giornata mondiale della vista dedicata al glaucoma


Si celebra oggi la Giornata mondiale della vista, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità. E' un’occasione per misurare gratuitamente la pressione oculare nei gazebo allestiti in 36 città italiane, dove medici oculisti faranno esami gratuiti per prevenire il glaucoma, patologia alla quale è dedicata questa giornata. L’iniziativa si rivolge a tutti i cittadini sopra i 35 anni. Quali sono i sintomi di questa patologia che, se non diagnosticata per tempo, può rendere ciechi a causa di danni irreparabili al nervo ottico? Eliana Astorri lo ha chiesto al prof. Emilio Balestrazzi, direttore dell'Istituto di oftalmologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma:RealAudioMP3

R. – L’unico glaucoma che dà sintomi, quello che è meno frequente percentualmente, è il glaucoma acuto. Questa patologia esordisce con un forte dolore e una perdita importante del visus. Ma questo incide nel 2 per cento dei casi. Mentre il glaucoma più frequente è il glaucoma cronico semplice, ad angolo aperto, che è una forma estremamente insidiosa - di solito si dice “il ladro silenzioso della vista” - perché il paziente non si accorge di nulla; la pressione non arriva improvvisamente, come nel glaucoma acuto, ma si instaura molto lentamente un ipertono che non è neanche tanto marcato: 22, 25, 28 millimetri invece dei 16, 18 di base, che costituiscono statisticamente la media. Il paziente non si accorge di un aumento così modesto, cui tra l’altro l’occhio si adatta gradualmente. Giorno per giorno perde fibre nervose perché arriva meno sangue e progressivamente il paziente si accorge, se non è andato dall’oculista per tempo, mettendosi una mano su un occhio per strofinarsi le palpebre, che con un occhio vede poco o niente.
 
D. – Quando il paziente se ne rende conto, quindi, è già tardi?
 
R. – Sì, è già tardi. Ecco perché non si finisce mai di insistere sul fatto che la prevenzione è l’unica cosa che può veramente funzionare per il glaucoma. Ecco perché l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità ha fatto questa campagna. Le persone devono capire che non possono a 40 anni, perché cominciano a vedere meno da vicino, andare dall’ottico; devono andare dall’oculista almeno ogni due o tre anni per fare un controllo completo. Un controllo che preveda anche la misurazione della pressione endoculare, il campo visivo e quanto necessario. Solo così si può arrivare a diagnosticarlo e a trattarlo per tempo.
 
D. – Il glaucoma colpisce una fascia di età particolare?
 
R. – Dai 40 anni in su c’è l’incidenza massima. L’1 o il 2 per cento della popolazione contrae una forma più o meno importante di glaucoma dopo i 40 anni.
 
D. – E' ancora qualcosa di terribile una diagnosi di glaucoma?
 
R. – Non è una cosa terribile, perché esistono dei farmaci per uso locale in collirio che sono estremamente meglio sopportati che non quelli a disposizione in passato. Non danno grossi effetti collaterali sugli occhi. Il paziente li sopporta bene, tranne alcune eccezioni. Basta trovare quello più adatto.







All the contents on this site are copyrighted ©.