Padre David Jaeger, della Custodia francescana di Terra Santa, smentisce alcune notizie
di stampa: il tetto della Basilica del Santo Sepolcro non è a rischio crolli
Non ci sono rischi imminenti di crolli per la Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Lo afferma padre David Jaeger, della Custodia francescana di Terra Santa,
in riferimento a notizie riportate dalla stampa sul possibile crollo del monastero
di Deir al-Sultan sul tetto della struttura. Massimiliano Menichetti lo ha
intervistato:
R. - Niente
allarme, per il momento. Le fonti istituzionali a Gerusalemme dicono che per il momento
non c’è un vero pericolo di crollo e che gli articoli sulla stampa sono abbastanza
esagerati. Sembra si tratti semplicemente di un’altra espressione della disputa che
imperversa da decenni tra due gruppi di monaci non cattolici, che pure appartengono
alla stessa confessione cristiana: i monaci copti ortodossi e i monaci etiopici ortodossi.
D.
- Dunque un’annosa, ma certamente risolvibile, questione di proprietà è stata strumentalizzata.
Non c’è rischio per la struttura e quindi per le persone?
R.
- Si deve ricordare che, se veramente ci fosse un pericolo, è diritto-dovere del governo
pro tempore di intervenire e fare tutto quanto fosse necessario. Questa è la posizione
secondo il regime giuridico detto di status quo che, internazionalmente affermato,
governa l’intero complesso della Basilica del Santo Sepolcro.
D.
- Negli anni, si è proceduto spesso a lavori di ristrutturazione. Di chi è la competenza?
R.
- Questi non dipendono dai due gruppi, ma dipendono dagli enti principali che, sotto
il regime di status quo, condividono lo spazio sacro del complesso: e cioè
i Monaci greci ortodossi, i Francescani della Custodia di Terra Santa e i Monaci armeni
ortodossi. Questi, negli anni, più di una volta sono arrivati ad accordo al quale
hanno poi dato seguito riguardo ai restauri.
D. -
Dunque, incolumità e sicurezza non sono mai state trascurate. Il punto di divergenza,
magari, può essere su restauri estetici…
R. - In
campo di estetica si tratta di giudizi diversi, si tratta di tradizioni diverse. Si
sa, per esempio, che quella orientale preferisce il mosaico, mentre quella occidentale
la pittura. Ma per il momento non vi sono altri tipi di allarme.