Sempre alta la tensione al confine tra Turchia e Iraq. Il governo di Ankara e l’esercito
hanno accusato i dirigenti della regione autonoma del Kurdistan iracheno di aiutare
i ribelli curdi, trincerati tra le montagne dell'Iraq settentrionale, da dove partono
gli attacchi contro i soldati turchi. Venerdì scorso 15 militari sono stati uccisi
in seguito ad uno di questi attacchi nel corso del quale hanno perso la vita anche
23 ribelli curdi. Ieri, la dura risposta dell’aviazione di Ankara che ha bombardato
alcune postazioni del PKK in Iraq. A Paolo Quercia, analista del centro militare
di studi strategici, Stefano Leszczynski ha chiesto se si debba temere un’escalation
nel conflitto.