Turchia: aumentano i pellegrinaggi dei cristiani per l'Anno Paolino
Conferenze episcopali, chiese locali, movimenti associazioni ecclesiali in tutto il
mondo stanno organizzando pellegrinaggi in Turchia, sulle orme di San Paolo: assistiamo
a un autentico “boom” di viaggi di gruppo di fedeli dai cinque continenti, che vengono
sui “luoghi Paolini” per gustare e vivere la spiritualità dell’Apostolo delle Genti
e rafforzare la propria fede. E’ quanto l’Agenzia Fides apprende dalla Chiesa turca
che registra, soprattutto a Tarso e Antiochia, un forte aumento di pellegrini, in
un buon clima di accoglienza da parte della popolazione turca. Nel solo mese di settembre
– informa la Chiesa locale – sono passati ad Antiochia e Tarso 31 gruppi di pellegrini
e le prenotazioni sono in costante aumento, tanto che le strutture ricettive cristiane
non bastano e sono stati coinvolti alberghi civili, tenuti perlopiù da musulmani.
Come ha sottolineato Mons. Luigi Padovese, Vicario apostolico dell’Anatolia, “proprio
l’appartenenza multiculturale di Paolo l’ha reso cittadino del mondo, facendo sì che
il suo messaggio abbia ancor oggi una portata universale e parli a tutti gli uomini
di tutti i continenti, di tutti i tempi e di tutte le religioni”, notando come questa
universalità sia benvista dalla popolazione musulmana della Turchia. Il clima che
si respira in questi primi mesi dell’Anno Paolino in Turchia è buono e la Chiesa turca
sta cercando di viverlo come un’opportunità per vivere la fede cristiana, in comunione
ecumenica e in dialogo con il mondo musulmano. Tarso e Antiochia sono, durante l’Anno
Paolino, centri di irradiazione della spiritualità Paolina, luoghi di instancabili
e continui pellegrinaggi che vedono un’ampia partecipazione di giovani. A Tarso resta
aperta la questione della chiesa-museo dedicata a San Paolo: le autorità locali già
in passato hanno consentito celebrazioni religiose all’interno della struttura, in
passato chiesa, oggi trasformata in un museo. La Chiesa turca ha chiesto di poterla
utilizzare stabilmente, nel corso dell’Anno Paolino, per celebrazioni liturgiche con
i gruppi di pellegrini. (R.P.)