2008-10-05 15:58:01

Da oggi a Roma, nella basilica di Sant’Agostino, le celebrazioni per ricordare la Madonna del parto


La comunità dei frati agostiniani della basilica romana di Sant’Agostino in Campo Marzio festeggia la Madonna del parto con una serie di eventi. La festa liturgica sarà celebrata il 12 ottobre ma già oggi è in programma, alle 19.30, un concerto d’organo. La festa della Madonna del Parto ricorre la seconda domenica di ottobre, giorno in cui si ricorda la “Maternità di Maria”. Nella chiesa di Sant’Agostino, la Vergine con il titolo del Parto è venerata dal XIX secolo; a raffigurarla è una scultura cinquecentesca di Jacopo Tatti Sansovino dinanzi alla quale sostano in preghiera mamme, gestanti e donne che desiderano il dono della maternità. Il titolo deriva dall’iscrizione posta sopra la scultura: “Virgo tua gloria partus”, “Vergine, la tua gloria è il parto”. Sul tema della vita i religiosi agostiniani propongono il 9 ottobre, alle 21, l’incontro “Amare la vita, proteggere la vita”. Il 10 ottobre, dalle 8 alle 22, è prevista l’Adorazione Eucaristica che si concluderà con una meditazione di don Giovanni D’Ercole su l’Eucaristia e Maria con inizio alle ore 21. L’11 ottobre la giornata comincerà con la celebrazione della Messa alle 8, alle 11.30 la recita del Rosario e la liturgia eucaristica, alle 18 il Vespro e alle 18.30 ancora una Messa per le gestanti e le mamme presieduta da mons. Giovanni Marra. Alle 21, infine, ancora la recita del Rosario con la testimonianza di una coppia di genitori. Il 12 ottobre, giorno della festa liturgica della Madonna del parto, alle 12 sarà celebrata l’Eucaristia per i giovani e le famiglie, alle 17 è prevista la benedizione e la consacrazione dei bambini alla Vergine, alle 17.30 il Rosario e la recita del Vespro; alle 18.30 la conclusione della giornata con la celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Ernesto Mandara, vescovo ausiliare del Settore Centro della diocesi di Roma, l’accoglienza del nuovo parroco della basilica di Sant’Agostino, padre Amedeo Eramo, e il saluto al parroco uscente padre Bernardino Pinciaroli. (T.C.)







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