2008-10-04 15:08:20

Un cuore che vede per cogliere la bellezza dell’amore aperto alla vita: sul messaggio del Papa per il 40.mo dell’Humanae Vitae, la riflessione di Paola Soave del Forum Famiglie


Ha destato ampia eco il messaggio inviato, ieri, da Benedetto XVI al Convegno promosso dall’Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, in occasione del 40.mo anniversario dell’Humanae Vitae. Il Papa ha sottolineato che solo con gli occhi del cuore si comprendono le ragioni di un amore che si dona senza riserve. Il Pontefice ribadisce, inoltre, che i metodi volti ad impedire la generazione dei figli negano la verità intima dell’unione sponsale. Sulle parole del Santo Padre, Alessandro Gisotti ha raccolto la riflessione di Paola Soave, vicepresidente del Forum delle Famiglie:RealAudioMP3

R. – Questo messaggio richiama proprio quello che in fondo è il vero desiderio del cuore dell’uomo. Un desiderio un po’ frustrato dalla mentalità dominante, ma il vero desiderio del cuore è trovare un compimento di sé nell’altro, un compimento di sé nello sposo e poi nei figli. Non un limite, non un legame che vincola, tanto che si parla addirittura di profezia: il legame matrimoniale come profezia di un rapporto vero tra gli uomini che vede l’amore non egoisticamente avvitato su se stesso, ma veramente aperto al dono. Questo, direi, che è il nucleo del messaggio: concepire il legame con l’altro, come qualcosa che apre, come qualcosa che spalanca e in questo ti compie.

 
D. – D’altronde, il Papa riconosce nel messaggio che gli insegnamenti della Chiesa sulla bellezza dell’amore responsabile, aperto alla vita, non sempre vengono seguiti anche dai fedeli. Dove nascono queste difficoltà, secondo lei?

 
R. – Da un concetto sbagliato di libertà, libertà intesa come qualcosa che ti lasci le mani libere di fare quello che vuoi. Mentre la libertà vera, quella che si realizza, è proprio il dono. Allora è questo concetto di libertà che fa leggere, sempre come divieto, un messaggio che invece vuole richiamarti alla tua verità, a realizzare quello per cui tu sei fatto! Tanto è vero che il Papa continua a parlare del cuore; è lì che sta la capacità di riconoscere la corrispondenza con il nostro desiderio ultimo che è proprio quello di realizzarci dentro un rapporto, dentro dei rapporti, e non da soli, non egoisticamente soli. Questa però è la fatica del mondo di oggi perché è un mondo che, tutto sommato, si basa sull’individualismo, e non sulla relazione. C’è veramente una sfida aperta su questo. Bisogna, fra cattolici, fra famiglie cattoliche, fra amici, aiutarsi a fare queste scelte che sono oggi delle scelte controcorrente.







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