2008-10-03 15:12:40

Il governo italiano approva il disegno di legge sul federalismo fiscale


Il governo italiano dà il via libera al disegno di legge (DDL) delega sul federalismo fiscale. Dopo l’approvazione di Palazzo Ghigi, il cammino della riforma prosegue in sede parlamentare. Il lavoro inizierà al Senato. Ieri, il DDL aveva ricevuto il via libera dalla Conferenza unificata Stato-Regioni. La cronaca e i punti salienti del provvedimento nel servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

L’approvazione dal Consiglio dei ministri è arrivata questa mattina, dopo l’accordo giunto in nottata con la Conferenza delle Regioni e l'Associazione dei comuni italiani (ANCI). Era stato il ministro Raffaele Fitto a convocare ieri sera la Conferenza unificata Stato-Regioni, dopo divergenze su alcuni punti. Poi, un colloquio tra il premier Silvio Berlusconi e Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell'ANCI, era riuscito a dirimere le incomprensioni e ad avvicinare le posizioni. L'accordo prevede complessivamente risorse per i Comuni per circa 1,5 miliardi di euro. Il documento stabilisce inoltre che l'integrazione della quota di competenza dell'ICI sulla prima casa per il 2008 sia quantificata in 260 milioni di euro e finanziata attraverso la riduzione di altre spese. Il testo, che si sofferma anche sull'integrazione dell'ICI rurale 2007 e sulla rideterminazione di quella 2008, stabilisce infine che andranno esaminati i risultati dei lavori del tavolo istituito presso la conferenza Stato-città per la verifica dei risultati dei bilanci comunali. “Sarà una riforma storica, contenuta in un disegno di legge ordinario e non costituzionale”, ha spiegato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Mentre il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, ha sottolineato lo straordinario consenso raccolto ieri in conferenza unificata. Tuttavia, pur ritenendo la riforma necessaria, per i sindaci restano diversi problemi sul tappeto, in particolare l’insufficienza dei fondi predisposti a compensare il mancato gettito dell’ICI. A dirlo è il primo cittadino di Firenze Domenici, secondo il quale “il tavolo negoziale resta aperto”.

 
Colloqui Russia-Germania-Ucraina
La difficile situazione caucasica, gli accordi commerciali sulle forniture di gas e la crisi finanziaria mondiale: questi i temi che hanno dominato i colloqui a Mosca tra il presidente russo, Medvedev, e il cancelliere tedesco, Merkel, da un lato, e tra il primo ministro Putin e la premier ucraina Timoshenko, dall’altro. Su diverse questioni, fra le quali sulla necessità di un nuovo sistema di sicurezza globale, si è registrata la completa sintonia tra Berlino e Mosca. Riparte dunque il lavoro delle diplomazie dopo le tensioni causate dalla crisi georgiana.

USA: duello tra candidati alla vicepresidenza
La crisi finanziaria tiene banco anche nel dibattito politico statunitense. Di emergenza mutui si è infatti parlato nel primo confronto tra i candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti, la repubblicana Sarah Palin ed il democratico Joe Biden, conclusosi - secondo i primi commenti - con una sostanziale parità. Da New York, Elena Molinari:RealAudioMP3

Un dibattito civile, dove non sono mancati i punti in comune, quello avuto nella notte tra i due candidati alla vice presidenza USA, Sarah Palin e Joe Biden. Entrambi hanno detto “no” ai matrimoni omosessuali e “sì” ai limiti all’emissione di gas inquinanti nell’atmosfera, oltre che alla necessità di mandare più truppe e destinare maggiori investimenti per la società civile in Afghanistan. Hanno anche evidenziato le differenze delle politiche fiscali dei due partiti: sgravi per la middle class per Barack Obama, sconti fiscali per le piccole e medie imprese per John McCain. Le prime domande del dibattito sono state dedicate però alla crisi finanziaria che sta attraversando l’America, e qui Palin ha sorpreso proponendo - a nome del candidato repubblicano - maggiori regole e controlli per Wall Street. Una promessa che però Biden ha mostrato di non credere fino in fondo. Ma mentre i due rivali discutevano, passava all’esame della Camera il pacchetto “Salva finanza”, già approvato dal Senato americano. La misura, nel frattempo, è lievitata fino ad 850 miliardi di dollari, di cui 150 destinati a sgravi, incentivi, per tentare di aiutare anche la classe media americana. Da New York, Elena Molinari, per la Radio Vaticana.
 
Somalia
Un portavoce dei pirati somali che dallo scorso 25 settembre trattengono un cargo ucraino con un carico di armi ha dichiarato ieri che la richiesta di riscatto resta ferma a 20 milioni di dollari. I pirati hanno inoltre incassato la solidarietà dei miliziani islamici somali, che hanno esortato a bruciare la nave se non otterranno il denaro richiesto. Intanto, l’organizzazione “Medici senza frontiere” rende noto che la recente escalation di combattimenti nell’area di Mogadiscio ha costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case. Allarme lanciato anche dall’ONU, che parla di 80 civili uccisi nei combattimenti dell’ultima settimana. Le Nazioni Unite lanciano poi un appello alla comunità internazionale, chiedendo 646 milioni di dollari in aiuti per la popolazione.

Algeria
Si aggrava il bilancio del maltempo che mercoledì si è abbattuto sull’Algeria. Violente inondazioni hanno colpito la regione di Ghardaia causando, secondo le ultime stime ufficiali, 31 morti. I feriti sono 50 e ameno un migliaio i senza tetto. Secondo la radio nazionale algerina, decine di case sono crollate e in alcune strade dei cinque villaggi che formano la valle dello M'zab l'acqua ha raggiunto gli 8 metri d'altezza.

Iraq
Nuovo bombardamento dell'aviazione turca sul nord dell’Iraq contro le postazioni del PKK, il Partito dei lavoratori curdi. Secondo fonti curde non ci sarebbero state vittime.

Cina - censura
La morsa del controllo della censura cinese incombe anche sulle chiamate online fatte con il software Skype. La denuncia arriva da un gruppo di attivisti canadesi, che per un difetto di programmazione sono riusciti a penetrare nei computer della polizia cinese, scoprendo che gli utenti del popolare strumento di comunicazione vengono regolarmente spiati. All'interno dei computer, hanno trovato 166 mila messaggi censurati a 44 mila utenti di Skype. Tra le parole vietate Tibet, democrazia e latte.

Corea del Nord
Si è conclusa oggi la missione in Corea del Nord del vicesegretario di Stato americano, Christopher Hill, dedicata alla ripresa del dialogo con le autorità di Pyongyang sul loro programma nucleare. Hill è rientrato a Seul, dove riferirà ai colleghi sudcoreano Kim Sook e giapponese Akitaka Saiki. La Corea del Nord, dopo lunghi negoziati, aveva firmato un accordo che prevedeva la fine del suo programma nucleare, ma a luglio c'è stata una ripresa della tensione e nelle ultime settimane è stato riaperto il reattore nucleare di Yongbyon del quale era iniziata la smantellazione. Gli Stati Uniti hanno chiesto una serie di ulteriori controlli.(Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

 
 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 277

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