Appello dei vescovi europei contro le violenze anticristiane in India
I vescovi europei riuniti ad Esztergom, in Ungheria, hanno lanciato un accorato appello
per la fine delle persecuzioni cristiane in India e Iraq. Oggi, a conclusione dell’Assemblea
plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa che si è svolta sul tema
"La Chiesa e i media", il cardinale presidente Peter Erdö ha tracciato un bilancio
dell'evento. Il servizio di Mimmo Muolo da Esztergom:
In un incontro
con i giornalisti, il primate di Ungheria e presidente dell’organismo continentale,
ha ribadito l’unità di intenti con cui sono state affrontate questioni importanti
come il no all’eutanasia e alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, l’importanza
della famiglia e dell’insegnamento della religione cattolica. “Per promuovere gli
stessi valori si danno però strade diverse, perché non in tutti gli Stati la Chiesa
cattolica ha lo stesso peso”. Non è mancato poi in questa plenaria uno sguardo al
resto del mondo. Innanzitutto la preoccupazione per le persecuzioni ai cristiani e
la solidarietà con quanti soffrono, espressa in una dichiarazione che i singoli presidenti
delle Conferenze episcopali presenteranno ai loro governi. “Esprimiamo la nostra solidarietà
ai cristiani dell’India e ai loro Pastori, e chiediamo ai Governi e alle Istituzioni
d’Europa di intervenire in ogni modo per far cessare queste violenze che, secondo
le nostre informazioni, hanno causato, dal 23 agosto ad oggi, 60 morti, migliaia di
feriti e decine di migliaia di persone in fuga”. Analoga preoccupazione è stata poi
espressa a proposito delle persecuzioni in Iraq e in altri continenti. Dunque i vescovi
europei chiedono di “fare tutto il possibile perché non sia più minacciata la dignità
umana, la libertà di espressione e di religione”. Tra gli incontri più significativi
di questi giorni anche quello con il presidente ungherese Làszlò Sòlyom, che si è
detto favorevole alla collaborazione tra Stato e Chiesa, pur nella reciproca indipendenza.
Ma
veniamo al tema dell'incontro "La Chiesa e i media": ascoltiamo il cardinale Peter
Erdö, al microfono di Marta Vertse:
R. – Noi
dobbiamo cercare vie sempre nuove per l’evangelizzazione. E’ sicuro che i nuovi mezzi
hanno nuove regole di comunicazione per la loro stessa natura e noi, naturalmente,
non possiamo trasmettere tutta la ricchezza del contenuto della nostra fede mediante
tutti i mezzi di comunicazione, perchè ogni genere, ogni tecnica ha le sue leggi.
Ma usando tutti questi mezzi e non dimenticando la stampa, la cultura della parola,
allora possiamo promuovere la nuova evangelizzazione in Europa.
D.
– Eminenza, i presuli europei hanno fatto anche una dichiarazione molto importante
a proposito degli attacchi contro i cristiani...
R.
– A proposito degli attacchi contro i cristiani in India, abbiamo voluto dire una
parola pubblica per incoraggiare tutti coloro che sono in grado di influenzare gli
avvenimenti in quel Paese, perchè dobbiamo difendere la libertà religiosa e i diritti
umani fondamentali dalle aggressioni, dalle violenze, contro un gruppo di persone
a causa della loro religione. Sono casi che non sono degni del mondo di oggi e che
violano la dignità dell’uomo. Questo diritto di libertà deve essere riconosciuto a
tutti i gruppi religiosi, compresi i cristiani e i cattolici.