Appello di Medici senza Frontiere a intensificare la lotta contro la malaria
Nell’ultimo rapporto di Medici senza Frontiere, l’organizzazione ha illustrato il
lavoro svolto in Sierra Leone, Ciad e Mali, dimostrando come migliaia di persone potrebbero
essere salvate dalla malaria attraverso cure semplici. Il direttore di MSF Italia
Kostas Moschochoritis ha affermato che sono disponibili più fondi per combattere la
malattia, “i nuovi e più efficaci farmaci cominciano ad arrivare sugli scaffali dei
centri sanitari dei Paesi in via di sviluppo, e che esistono test diagnostici rapidi
che possono confermare la diagnosi in quindici minuti”. Allo stesso tempo però lancia
l’allarme per la mancanza di trattamenti adeguati soprattutto nei riguardi dei bambini.
Come scrive il Sir, in gran parte dell'Africa sub-sahariana, la gente non si reca
nelle strutture sanitarie perché troppo costose o troppo lontane. In Sierra Leone,
ad esempio, solo il 12% dei bambini, sospettati di aver contratto la malaria, riceve
un trattamento efficace dai servizi sanitari. Una seconda barriera, sottolinea MSF,
è così rappresentata dal carattere geografico della zona; alcune comunità rurali
infatti sono molto lontane dalle strutture sanitarie e rimangono isolate durante la
stagione delle piogge. In Mali, unendo l’accesso gratuito alle cure a livello centrale
al servizio offerto nelle comunità geograficamente isolate, il progetto di MSF è riuscito
a triplicare il numero dei casi di malaria trattati nel corso di un anno. (B.C.)