Spagna: per la Corte di Cassazione i nomi sui registri battesimali non possono essere
cancellati
In Spagna i nomi dei battezzati segnati sui Libri del Battesimo non possono essere
cancellati né subire annotazioni. Lo ha sentenziato la Corte di Cassazione (Tribunal
Supremo) che ha così dato ragione all'arcivescovado di Valencia. L'arcivescovado,
infatti, era stato il primo in Spagna ad impugnare la risoluzione dell'Agenzia di
Protezione dei Dati, avallata dal tribunale speciale della Audiencia Nacional, secondo
la quale potevano aggiungersi annotazioni marginali sui Libri del Battesimo, qualora
un cittadino avesse chiesto la cancellazione dal libro stesso del proprio nominativo.
Anche in Spagna esiste un esiguo fronte di coloro che vogliono - come si dice - essere
"sbattezzati" e, quindi, cancellati dai registri battesimali. La sentenza della Corte
di Cassazione ha ora valore per tutte le diocesi spagnole. Essa, come riporta una
nota dello stesso arcivescovado di Valencia, sottolinea che i registri del battesimo
non sono schedari soggetti come tali alla legislazione in materia di protezione dei
dati. La nota diocesana rammenta così che i Libri del Battesimo sono inviolabili.
Qualora, invece, si fosse applicata la risoluzione dell'Agenzia di Protezione dei
dati, si sarebbe violato l'accordo del 1979 tra la Spagna e la Santa Sede sugli impegni
giuridici. Tale accordo sottolinea che lo Stato e la Chiesa garantiranno l'inviolabilità
e la confidenzialità degli archivi e dei registri ecclesiastici. "Senza dubbio -
conclude la nota dell'arcivescovado di Valencia - la Corte di Cassazione ha dato ragione
all'arcivescovado ed annulla la sentenza dell'Audiencia Nacional per non essere conforme
al diritto". (A.M.)