2008-10-01 15:23:46

Messico: appello della Chiesa di Antequara-Oaxaca a riformare la legalità


Riformare la legalità, di fronte alla “crescente ondata di violenza e di insicurezza che affligge i messicani di qualunque strato sociale”: è l’appello lanciato da mons. José Luis Chávez Botello e mons. Oscar Campos Contreras, rispettivamente arcivescovo e vescovo ausiliare di Antequera-Oaxaca, in Messico. “Il bene comune – scrivono i presuli in una nota – è fondamentale. In esso, si dimostra l’onestà dei principi di qualsiasi partito politico e il vero desiderio di servire il popolo”. Mons. Botello e mons. Contreras puntano quindi il dito contro “leggi ambigue che si possono applicare secondo la convenienza dei casi” e contro “coloro che applicano le leggi con discrezionalità”. Sottolineando come la normativa venga usata “per minacciare il nemico e non per porre ordine nella vita del Paese”, i presuli denunciano una dilagante “cultura dell’illegalità” che porta all’evasione fiscale, alla concussione sul lavoro, alle estorsioni e “a dare meno per ottenere di più”. “Nessuno si assume le proprie responsabilità – dicono ancora i vescovi di Antequera-Oaxaca – Ma dobbiamo riconoscere che non esiste un solo colpevole: lo siamo tutti, in maniera diversa e a livelli diversi certamente, però tutti dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”. Invitando, quindi, i fedeli e tutti i messicani “a modificare le proprie abitudini e le proprie azioni”, i presuli richiamano alla necessità di “recuperare un cammino verso una società in cui il valore della persona umana sia al di sopra degli interessi materiali, economici o politici, che cercano solamente di imporsi uno sugli altri”. “Se continuiamo nella logica dell’egoismo individualistico, alimentando la divisione sociale – affermano i presuli - il crimine, la violenza, i furti, i sequestri, la corruzione, l’estorsione, l’inganno avranno la possibilità di svilupparsi sempre di più”. Quindi, mons. Botello e mons. Contreras ribadiscono che “è il momento di agire: innanzitutto su noi stessi, costruendo in noi l’onestà, e poi insieme con gli altri, superando qualunque egoismo ci divida”. “Solo uniti - conclude la nota - possiamo realizzare l’obiettivo di costruire un Messico giusto, onesto, solidale che possa essere ereditato con orgoglio dalle generazioni successive, perché ricevano un Paese in cui la legalità rafforzi la sicurezza e la giustizia di tutti gli abitanti”. (I.P.)







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